Nuovo ddl costituzionale per indulto e amnistia presentato oggi al Senato in nome di Marco Pannella, il leader radicale che ha dedicato ai provvedimenti generali di clemenza per i detenuti le ultime battaglia della sua vita. Il ddl a prima firma del senatore Luigi Manconi, del Pd, presidente della commissione parlamentare per i diritti umani, ha già trovato il consenso trasversale di diversi gruppi parlamentari. Ma non mancano, ovviamente, le voci contrarie al nuovo disegno di legge che renderebbe più semplice l'approvazione di amnistia e indulto.

Indulto e amnistia, il ddl Pannella comincia il suo corso al Senato

In particolare, secondo il ddl Manconi, già ribattezzato ddl Pannella, basterebbe la maggioranza assoluta del Parlamento e non più la maggioranza dei due terzi per dare il via libera alle misure che prevedono in un caso il condono della pena (indulto) e nell'altro caso l'estinzione del reato (amnistia). "Amnistia e indulto siano necessari - ha commentato oggi il senatore, Riccardo Mazzoni, di Ala, tra i firmatari del ddl Pannella - per riportare l'Italia nella legalità, visto che siamo sotto costante osservazione - ha sottolineato il parlamentare del gruppo di Denis Verdini secondo quanto riporta l'Ansa - della corte di Strasburgo".

Il parlamentare la pensa diversamente dal premier Matteo Renzi e dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. A dire la sua anche Rita Bernardini, che con Pannella ha portato avanti in questi anni la battaglia radicale per indulto e amnistia. "L'importante - ha detto - è che sia hic et nunc, come Marco Pannella amava ripetere.

Non deve rimanere - ha sottolineato a proposito del ddl Manconi - un atto depositato alla memoria. L'amnistia - ha spiegato la presidente onoraria dell'associazione Nessuno tocchi Caino - serve alla Repubblica italiana per rientrare nella legalità".

Prevede la semplificazione delle regole per le leggi di clemenza

"Chi afferma che la situazione di sovraffollamento delle carceri è risolta - ha detto il senatore Mazzoni in conferenza stampa - dice una falsità, perché nelle carceri - ha aggiunto - non c'è mai stato".

Questa una delle voci favorevole, ma, come detto, non mancano le voci contrarie al ddl costituzionale su amnistia e indulto. "Siamo alle solite, il Partito democratico - ha detto Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale - non perde occasione per frantumare la certezza della pena". Il partito di Giorgia Meloni dice no a "provvedimenti di clemenza - ha spiegato il responsabile nazionale del Dipartimento Giustizia di Fd'I-An - e perdonismo che compromettono l'incolumità dei cittadini, la tutela delle vittime e scaricano tutto - ha sottolineato Cirielli - sulle Forze dell'ordine".