È stata una domenica impegnativa per i candidati sindaci di Milano. Dopo l'ennesimo faccia a faccia televisivo da “1/2 Ora” di Lucia Annunziata, Beppe Sala ha continuato il suo giro per la città (fermandosi in centro) mentre Stefano Parisi ha deciso di recarsi in periferia, nel quartiere Bonola, per rispondere alle domande dei cittadini. A condurre l'incontro Paolo Del Debbio, ovvero colui che mesi fa era stato indicato da Silvio Berlusconi come candidato ideale. “Io preferisco continuare a fare il mio lavoro, anche perché poi in tv chi vi ospita?” - dice il giornalista, scherzando con Parisi, il quale risponde: “Una delle prime cose che vorremmo fare sarebbe rimettere i vigili di quartiere, un'idea che ai tempi di Albertini fu proprio di Del Debbio: peccato che non voglia tornare a lavorare con noi!”.
“È però necessario fare di più, ovvero usare la tecnologia per controllare il territorio e gestire in maniera intelligente le pattuglie in modo tale che possano raggiungere subito il punto della città in cui c'è bisogno. In questo ci aiuterà la Regione, ce l'ha già promesso” - aggiunge Parisi.
Le proposte
Il candidato sindaco di destra inizia poi a parlare dell'importanza della periferia: “È il centro della città metropolitana, quindi non si deve puntare solo sul centro con i suoi grandi eventi, ma fare in modo che ovunque sia degno della fama di Milano. Per fortuna ci sono tante realtà associative composte da cittadini che si occupano della manutenzione dei quartieri: loro si meritano uno sconto della Tari.
Lo stesso vale per quelle famiglie che curano invalidi e anziani o mantengono giovani senza lavoro: loro dovrebbero pagare meno tasse, dato che agiscono dove dovrebbero invece intervenire le Istituzioni”.
Il tema della disabilità sta molto a cuore a Parisi, che si impegna anche a superare il problema delle barriere architettoniche con dei giusti investimenti e trattando questo come un problema di primaria importanza, non da relegare all'Assessorato ai Servizi Sociali.
Pare che, tra le varie cose, stia pensando anche ad un programma speciale di attività sportive per disabili (soprattutto bambini) insieme all'ex calciatore Daniele Massaro. Quest'ultimo era presente in via Cechov insieme ad altri esponenti politici di destra come Gabriele Albertini, Riccardo De Corato, Manfredi Palmeri, Ignazio La Russa, Maurizio Lupi, Corrado Passera e Alessandro Morelli: tutti uniti per sostenere il loro candidato, in un clima di estrema serenità e dialogo.
Un dialogo aperto e stimolante con numerosi cittadini, di ogni età e estrazione sociale. Tra di loro anche alcuni indecisi, che hanno chiesto a Parisi di fare chiarezza su alcune questioni piuttosto “calde” come le abitazioni occupate, i campi rom e l'eventuale costruzione di moschee. In tutti e tre i casi la parola d'ordine è stata “legalità”: quella che va ripristinata nelle case popolari o negli accampamenti abusivi e che va verificata nel caso di chi vuole un proprio luogo di culto in città.
Sul fronte mezzi pubblici Parisi è intenzionato ad ascoltare la popolazione per venire incontro alle sue esigenze e sottolinea l'importanza di avere delle piste ciclabili fatte bene e con protezioni per chi le usa.
A chi gli chiede cosa potrebbe invece fare per i disagi portati dalla costruzione della Metro 4, purtroppo mal gestiti, propone l'inserimento di un manager per ogni cantiere a disposizione del pubblico.
Sentendo parlare Parisi si nota a quanto abbia a cuore i cittadini e, non a caso, svela: “A darmi la forza di andare avanti sono gli occhi delle persone che incontro per strada”.
Inevitabili le domande su Sala, a cui però preferisce non rispondere: “Non voglio fare nulla che discrimini il mio avversario” - dice, dimostrando un'eleganza e una signorilità che dall'altra parte sta ormai svanendo.