Continua a crescere la coalizione Noto Bene Comune in vista del ballottaggio di domenica prossima 19 giugno. Un numero elevato di cittadini autenticamente impegnati a livello civile e candidati nelle liste che sostenevano al primo turno il consigliere di opposizione a Bonfanti, Salvo Veneziano, scelgono al ballottaggio di non stare a guardare, rendendosi parte attiva della città. Si assumono la responsabilità di scegliere tra i due candidati rimasti in campo per la corsa alla carica di primo cittadino. Tra questi, l'avvocato Danilo Giannone, che lo scorso 5 giugno aveva conquistato 112 preferenze nella lista Uniti per la città, appartenente alla coalizione che sosteneva Veneziano come sindaco.

Una decisione che si aggiunge a quelle di cui abbiamo già scritto e che viene comunicata, com'è oramai prassi consolidata, attraverso la foto scattata presso il comitato elettorale di via Spaventa e postata sul più noto dei social network, Facebook.

Landolina su Facebook

Sempre nell'ambito dell'entourage delle persone più vicine a Veneziano, non si arresta la campagna elettorale di Paolo Landolina, che in queste ore ha ripreso alcuni temi di aperta contestazione all'amministrazione uscente, come quello del decadimento della stazione ferroviaria, ironizzando sul fatto che il sindaco uscente avesse definito la sua città "un treno in corsa". Con lo stesso sarcasmo, si è rivolto a via La Rosa, nota in città per essere la strada dov'è ubicato il comitato elettorale del sindaco uscente.

La corsa di Figura verso il 19 giugno

Corrado Figura, dal canto suo, procede instancabile nell'attività pianificata quartiere per quartiere e anela in queste ore comizi rionali uno dietro l'altro in vista dell'appuntamento di mercoledì sera in piazza Municipio. Oggi pomeriggio alle 17,30 è stato in piazza Taranto, alle 18 in via Sonnino, alle 19 in piazza Sgroi e alle 20 a villa Bruna. Una lunga corsa costellata di incontri verso il voto di domenica prossima. Al suo fianco, sempre i quattro assessori designati Massimo Prado, Giovanni Zaccone, Giuseppe Catania e Concita Gallo.