Turchia fuori dall'Europa. E' questa la minaccia indirizzata a chiare lettere poche ore fa dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel, qualora la ventilata ipotesi formulata da Erdogan di applicare la pena capitale nei confronti dei suoi oppositori e autori delgolpe si concretizzasse.

L'introduzione della pena di morte avrebbe infatti, inevitabilmente, conseguenzeestreme per la Turchia. Secondo il portavoce della Merkel Steffen Seibert,questo significherebbe la fine dei negoziati di adesione all'UE. Il governo federale ha messo in guardia il leader turcocontro la possibile reintroduzione della pena di morte dopo il fallito colpo di Stato e ha annunciato chetale decisione comporterebbe automaticamente la rottura deinegoziati di adesione all'Ue per la Turchia.

"La Germania e l'UEmantengono e manterrannouna posizione chiara. Respingiamo categoricamente la pena di morte. Un paese cheadotta la pena di morte, non può aderire all'Unione Europea", ha detto il portavoce del governo Steffen Seibert a Berlino. "L'introduzione della pena di morte in Turchiaequivale per noi alla fine dei negoziati di adesione all'UE." Seibert ha anche detto che le dichiarazioni finora provenienti dal fronte turco sono preoccupanti.

Dopo iltentativo di golpe nei confronti diRecep Tayyip Erdogan il leader turco aveva indicato ieri sera ai suoi sostenitori la possibilità di reintrodurre nel Paese - dilaniato dalla guerra civile - la pena di morte quale unica soluzione al prolungarsi dei conflitti e delle tensioni interne.

Il governo si consulterà con l'opposizionea questo propositoe prenderà in tempi brevi una decisione, ha detto Erdogan.

La Turchia aveva abolito la pena di morte nel 2002. L'adesione alla Unione Europea fu allora giudicata prioritaria rispetto a qualunque posizione di natura reazionaria.

Golpe ed esecuzioni

In base alla legge marziale il presuntoresponsabile del colpo di stato militare l'ex capo dell'Aeronautica Akin Öztürkavrebbe dovuto essere - secondo alcune fonti vicine al governo - giustiziato.

Stessa sorte dovrebbe toccare - secondo l'agenzia di stampa Anadolu aglioltre 100 generalidelle forze armate arrestati in questi giorni.

Il governo turco hainoltre avviato da qualche ora unaimponente epurazionenegli ambienti delleagenzie militari, giudiziarie e di sicurezza. Circa 3.000 membri delle forze armate sono state arrestati, quasi 8.000 agenti di polizia e 2.700 giudici destituiti dall'incarico.

Il commissario europeo Johannes Hahn ha espresso preoccupazione soprattutto per l'arresto dei giudici. "Questo è esattamente ciò che temevamo", ha detto a Bruxelles. Ed ha espresso la sua preoccupazioneper ilgiro didi vite sugli avversari che il governo turco aveva previsto già da qualche tempo.