Il Governo Renzi si appresta a effettuare una revisione delle norme sul gioco d’azzardo in Italia con l’obiettivo di eliminare le famigerate slot machine dalle tabaccherie e dai centri commerciali, luoghi che dovrebbero rientrare nella categoria ‘sensibili’ secondo le vigenti delibere in materia.

Ad anticiparlo è lo stesso Presidente Matteo Renzi in una intervista al settimanale ‘Vitat’ che uscirà il 9 settembre, che dichiara: ‘Stiamo mettendo a punto misure per eliminare le slot dalle tabaccherie e dagli esercizi commerciali’.

Luoghi sensibili

Ma come spesso accade nel nostro Paese, fatta la legge trovato l’inganno, per ora rientrano nei posti cosiddetti sensibili i cimiteri, le sinagoghe, le moschee, le scuole, i campi da hockey o i circoli di golf, tutti posti dove la presenza di slot, o meglio awp come si chiamano ora, non sarebbe redditizia.

In generale ogni Comune o Regione decide arbitrariamente il limite da fissare per far sì che le società che detengono questo monopolio non si ‘allarghino’ troppo dato che il numero di italiani giocatori si attesta sui 16 milioni e il rischio che diventi una dipendenza è sempre molto alto.

Inoltre, fino ad oggi non c’è stato mai nessuno che abbia eletto a luogo sensibile la tabaccheria o il bar dove ci rechiamo di frequente e dove quasi sempre vediamo le macchinette tentatrici, sempre illuminate, che sussurrano ‘vieni a giocare, potresti vincere’; per giunta nemmeno nei luoghi dove sono accaduti disastri naturali come a L’Aquila, dove si registra il record nazionale di densità delle slot machines,una ogni 83 abitanti.

I soldi fanno gola

Visto, quindi, il proliferare sempre maggiore di queste macchinette mangia soldi, il progetto del Governo non si preannuncia di facile attuazione poiché il gettito fiscale garantito fa gola sia alle lobby del gioco d’azzardo che alle stesse Pubbliche Amministrazioni. Altra prova della difficile riuscita di questo progetto viene dall’ultima legge di Stabilità in cui è stato previsto un taglio del 30% entro il 2019.

La riduzione dovrebbe avvenire sul numero di autorizzazioni dello scorso anno, che guarda caso sono cresciute molto arrivando a 418 mila unità a dicembre 2015.

Da oltre tre anni, poi, è fermo alla Camera un ddl che propone proprio una stretta sul gioco d’azzardo la cui relatrice è Paola Binetti, deputata di Area Popolare, mai giunto in Aula a causa di una ostinata opposizione della commissione Bilancio. I mezzi dunque ci sono per cui speriamo tutti che questa non diventi l’ennesima promessa non mantenuta e che questo Governo riesca a mettere un freno al dilagare delle slot machines.