#EmergencyLessons. Si chiama così la campagna portata avanti dall’Unicef per sensibilizzare sull’importanza dell’educazione scolastica dei bambini che vivono in situazioni di crisi.
Di che si tratta
Sono i bambini stessi a descrivere l’importanza di vivere l’ambiente scolastico. L’istruzione e la compagnia dei propri coetanei sono importanti antidoti in situazioni di grossa difficoltà, quali quelle che possono venire da epidemie, terremoti, carestie. Per questo l’iniziativa Unicef prevede che siano proprio i bambini a realizzare delle lezioni in cui descrivono il proprio desiderio di andare a scuola.
Basta andare sul sito emergencylessons.eu per vedere e leggere alcune testimonianze da parte dei piccoli di tutto il mondo. Piccoli che raccontano le amicizie nate sui banchi di scuola, descrizione delle attività scolastiche e dei servizi offerti dai loro plessi, al centro delle immagini.
Alcuni dati
Secondo i dati a disposizione di Unicef, nei dieci paesi che hanno i tassi di esclusione dall’istruzione elementare, quasi due bambini su cinque non vanno a scuola. Una situazione particolarmente grave, che riguarda 18 milioni di giovanissimi. Maglia nera la Liberia, che, secondo quanto comunicato da Unicef, ha i due terzi dei bambini che non frequentano i banchi scolastici. Seguono, in questa speciale classifica negativa, il Sud Sudan, l’Afghanistan, il Sudan, il Niger e la Nigeria.
La preoccupazione dell’Unicef
L’Unicef è preoccupata per i dati che emergono e nel frattempo auspica un miglioramento dei servizi scolastici. “Per i paesi colpiti da conflitti, la scuola prepara i bambini con le conoscenze e le competenze necessarie per ricostruire le loro comunità una volta che la crisi è finita e, nel breve termine, fornisce loro la stabilità necessaria per far fronte ai traumi” – ha dichiarato Jo Bourne, responsabile Unicef per l’istruzione.
Secondo l’organismo, come si legge nel sito, “l’istruzione continua ad essere uno dei settori meno finanziati negli appelli umanitari. Nel 2015, le agenzie umanitarie hanno ricevuto solo il 31% dei fondi necessari per il finanziamento dell'istruzione, in calo dal 66% rispetto a dieci anni fa. Nonostante un aumento del 126% del fabbisogno per l’istruzione dal 2005, i finanziamenti sono aumentati di appena il 4%”.