Perina, D’Anna, Tedeschi, Blondett, Scalise, Criaco, Capece, Caccetta, Statella Gambino Cavallaro. Potrebbe essere questa la prima formazione targata Stefano De Angelis per il Cosenza. In arrivo, nel match di fine anno, la trasferta di Taranto, dove i rossoblù sono già arrivati, al termine della rifinitura.

Prima da mister

In terra pugliese - inizio gara alle ore 20,30 - De Angelis farà il suo esordio da allenatore del Cosenza. Nei giorni scorsi Roselli è stato esonerato e ora, in attesa che il presidente Guarascio prenda provvedimenti, toccherà all’ex terzino, finora tecnico in seconda, prendere il timone della squadra rossoblù.

A sua volta Roberto Occhiuzzi, idolo indiscusso della tifoseria, sarà il secondo in panchina, promosso dalle squadre giovanili. De Angelis vorrà convincere il patròn perché il suo passaggio alla guida della squadra non sia solo transitorio e che può sostenere benissimo un campionato di Lega Pro.

Le scelte

Taranto sarà evidentemente l’unica grande chance. Le prossime partite arriveranno fra oltre venti giorni e il rischio che nel frattempo Guarascio abbia designato un nuovo tecnico ci sono tutte. Proprio per questo De Angelis preferisce andare all’attacco. 4-3-3 il modulo che ha provato per l’intera settimana, anche se davanti ai giornalisti, nella conferenza stampa pre-match ha considerato una scelta plausibile anche il 4-4-2.

Alla fine la boa Gambino dovrebbe essere affiancato dal bomber di stagione, Giuseppe Statella, e dal redivivo Cavallaro, che dovrebbe essere rispolverato rispetto alle gare precedenti. Out Corsi, che però è partito con la squadra ma non dovrebbe scendere in campo.

Una grande emozione

De Angelis non sembra stare nella pelle. “Allenare il Cosenza per me è una grande emozione, questa città mi ha dato veramente tanto”.

In realtà, la conferenza era iniziata con oltre 40 minuti di ritardo, causa la visita del presidente Guarascio nello spogliatoio. Il patròn avrà voluto spronare i suoi. De Angelis è pronto alla partita contro il Taranto, ma ancor più lo sono i suoi giocatori. “In questi quattro giorni di lavoro abbiamo voluto puntare sull’aspetto psicologico e i ragazzi hanno risposto veramente bene. Dobbiamo lavorare se vogliamo fare risultato”.