Le campagne presidenziali americane sono da sempre scandite da dichiarazioni forti e colpi bassi all'avversario, ma probabilmente mai era stato raggiunto il livello di quella attuale, con Donald Trump che si è reso protagonista di una serie di dichiarazioni davvero eclatanti, che spesso sono finite nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Dalla costruzione di muri alle espulsioni collettive dei migranti e addirittura al divieto di ingresso negli Stati Uniti per i musulmani. Un articolo de l'Espresso ne ha catalogate ben cento, con lo scopo di far riflettere sulla credibilità del politico.

Le dichiarazionicontro Hillary Clinton

Il principale bersaglio delle sparate di Trump è ovviamente l'avvesaria Hillary Clinton, bersagliata da invettive di ogni genere, comprese battute di stampo sessista al limite dell'ingiuria: "Se non è in grado di soddisfare suo marito, come può soddisfare gli Stati Uniti?" scrisse su Twitter ad Aprile di un anno fa. Nel corso di un comizio elettorale l'ha definita "il demonio", mentre in un'altra occasione ha addirittura lanciato un appello "a chi ha le armi" affinché fermasse la candidata. Un appello certamente metaforico e scherzoso, ma che in un paese dove centinaia di milioni di persone possiedono armi, avrebbe potuto istigare qualche folle a commettere gesti irreparabili.

Donald Trump e l'universo femminile

Un altro tasto dolente per il candidato americano sono le donne, sulle quali da sempre si esprime in modo discutibile, specialmenteper un politico candidato alle presidenziali. Le prime battute registrate risalgono addirittura agli anni settanta. Nel 1990 intervistato su Vanity Fair affermò che non avrebbe mai comprato alla sua consorte gioielli o quadri di valore, poiché "concedere alle donne eccessiva sicurezza economica sarebbe un terribile errore".

Due anni dopo invece, su un magazine newyorkese, si spinse a dichiarare che "vanno trattate male". Il candidato repubblicano non ha risparmiato apprezzamenti anche alle doti della sua compagna Melania sotto le coperte, rivelando anche che leigli avesse chiesto di non parlarne.

Trump ed i migranti

Dopo aver annunciato la propria candidatura alle presidenziali, il 30 Giugno dell'anno scorso, Trump fece capire immediatamente quale fosse la sua posizione in tema immigrazione, affermando che "i messicani sono tutti delinquenti, spacciatori di droga e stupratori".

E proprio ai confini con il Messico Trump ha a più riprese proposto di erigere un lungo e invalicabile muro, promettendo addirittura che lo avrebbe fatto pagare ai messicani stessi. Ha promesso che se eletto caccerà gli 11 milioni di clandestini che sostiene risiedano illegalmente negli Usa, e quanto all'Islam dopo la strage di San Bernardino invocò addirittura l'interruzione della concessione del visto a tutti i musulmani.

Altre sparate "indimenticabili"

Merita senza dubbio menzione la dichiarazione sulla tortura, che secondo Trump "funziona" ed è da approvare, ad iniziare dalla pratica del "waterboarding", che consiste nel simulare l'annegamento del soggetto. Una pratica questa, molto criticata dalle organizzazioni per i diritti umani, ma Trump vorrebbe addirittura trovare qualcosa di più pesante.

Trump ed i posti di lavoro

Con una sparata che a molti italiani suonerà familiare, Trump ha promesso che se sarà eletto creerà ben 25 milioni di posti di lavoro. Considerando che gli Stati Uniti hanno 318 milioni di abitanti - più di 5 volte il nostro paese - in proporzione è come se i nostri politici ci promettessero 5 milioni di posti di lavoro, quando in tempo di crisi anche dieci volte meno appaiono una chimera.