Il referendum costituzionale è continuamente messo in discussione da più parti politiche e non solo, adesso ci sono anche dei personaggi famosi che si mettono a commentare il quesito del referendum, non nascondendo la propria direzione. Uno di questi personaggi è Roberto Benigni, che ha suscitato polemiche a non finire per essersi palesemente schierato a favore di una parte politica. Ma i veri dubbi sul referendum costituzionale vengono da parte di due partiti politici: il M5S e Sinistra Italiana. Addirittura il M5S è arrivato a fare il ricorso al Tar per chiedere l'annullamento del referendum costituzionale, ritenendo fuorviante e palesemente condizionante il modo in cui è stata posta la domanda del quesito referendario.
Secondo Beppe Grillo e tutto il suo gruppo, la domanda alla quale bisogna scegliere "SI" o "NO" è messa in modo da essere uno spot pubblicitario per convincere gli elettori a mettere la crocetta sul "SI", e inoltre ci sono altri punti su cui verte il referendum e che li non sono indicati.
I punti mancanti nel referendum costituzionale
Ricordiamo che i principali punti del referendum costituzionale che andranno a essere modificati nel caso di vittoria del "SI", e che vengono indicati all'interno del questito referendario, sono la modifica del Senato con la riduzione dei senatori a 95 unità, la fine del Bicameralismo perfetto, l'abolizione del Cnel e delle province, e infine la riduzione delle competenze per il senato.
Con la modifica infatti farà solo da collante tra Stato, enti regionali e Unione Europea. Avràsolo la possibilità di chiedere la modifica di una legge votata alla camera, attraverso una votazione nel Senato stesso a maggioranza assoluta. Quali sono i punti in più che vedranno cambiamenti se vince il fronte del "Si"?
1) Il Presidente della Repubblica non sarà più eletto con l'ausilio dei delegati regionali ma solo da deputati e senatori, avrà facolta di sciogliere solamente la Camera, e il Presidente di quest'ultima diverrà la seconda carica dello stato.
2) La Corte costituzionale sarà composta da tre giudici che saranno eletti dal Senato e due eletti dalla Camera. Ogni legge che passerà dalla Camera dovrà essere legittamata presso la Corte costituzionale.
3) Per quanto riguarda l'approvazione delle leggi, il Governo in carica potrà avvalersi di una corsia preferenziale, che gli permetterà di approvare le leggi che in un determinato momento sono ritenute urgenti.
4) Nel contesto di competenze Stato e Regione, verrà introdotta la clausola di supremazia, che consisterà nel concedere allo stato centrale l'autorità per intervenire in situazioni di interesse nazionale.
5) Referendum o leggi provenienti dalle iniziative popolari, saranno sempre ammessi, purché vengano raccolte una quantità di firme pari o superiore a 150.000.