Avellino - Condividere le ragioni del "no" al referendum costituzionale per provare a riportare il centrodestra all'unità, in vista di una nuova stagione politica caratterizzata dal superamento del centrosinistra attuale e dalla sostituzione di Matteo Renzi alla guida del Governo. Da Avellino, il vice presidente del senato Maurizio Gasparri torna ad attaccare il premier, accusandolo di aver tradito le opposizioni nel momento in cui si stava dialogando sulle riforme, che sarebbe stato necessario condividere, invece di agire come un uomo solo al comando come ha fatto Renzi.

L'esponente di Forza Italia ha incontrato i giornalisti al circolo della stampa, per ribadire la totale contrarietà nei confronti di una riforma che, nei fatti, taglia soltanto il diritto degli elettori di scegliere i propri rappresentanti, non puntando ad una reale riduzione dei costi della politica.

Secondo Gasparri, il centrodestra si è sentito tradito: "Mentre tutti insieme stavamo lavorando alla costruzione del palazzo - ha affermato - Renzi aveva già venduto alcuni appartamenti e, dopo aver fatto pure finta di non aver capito alcune stranezze sulla riforma elettorale, abbiamo deciso di prendere le distanze e di andare per la nostra strada".

In merito allo scontro generazionale e al confronto su La7 tra Renzi e l'ex presidente del Consiglio dei ministri, Ciriaco De Mita, l'esponente di Forza Italia ha provocatoriamente proposto un nuovo dibattito televisivo, ma questa volta tra Mara Carfagna e l'ex presidente Giorgio Napolitano.

Il senatore Cosimo Sibilia, coordinatore provinciale di Forza Italia, ha aggiunto anche una riflessione sulle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Avellino, convocate per il 27 novembre 2016: qui la guida è stata affidata a Domenico Gambacorta, vice coordinatore regionale di Forza Italia, il cui mandato scadrà ad ottobre 2018, ma secondo Sibilia il suo operato finora è stato autonomo, con il partito che non è stato mai interpellato. Dunque, siamo di fronte ad uno scontro interno? Secondo Sibilia occorre essere responsabili e tentare di superare le divisioni e le incomprensioni.