Il sindaco di Verona Flavio Tosi, ex membro della Lega Nord e adesso da oltre un anno leader del movimento Fare! in un video diffuso sulla propria pagina ufficiale su Facebook, all'insegna dello slogan "Centrodestra per il Sì", spiega tutte le ragioni che lo porteranno a votare Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. Ecco le sue parole.

'Resto coerente con il centrodestra e voto Sì. Contento di non votare con vetero-comunisti e CGIL'

"Noi siamo di centrodestra e restiamo coerenti con il centrodestra e voteremo Sì per questo. Siamo all'opposizione del Governo Renzi a cui non abbiamo mai votato la fiducia, ma abbiamo votato le Riforme perché sono coerenti con la nostra storia, i nostri valori e perché servono al Paese. Non si vota una Riforma pro o contro Renzi. Queste Riforme cambiano la Costituzione e ammodernano questo paese. E rimane un paese federalista perché l'articolo 116 prevede che le Regioni possano chiedere ulteriori competenze allo Stato e ottenerle se hanno i conti in ordine, quindi Federalismo unito alla responsabilità di spesa. Il Sì è coerente anche con gli schieramenti in campo: la Confindustria, le piccole e medie imprese e la Coldiretti per la prima volta in assoluto si schierano tutte ufficialmente per il Sì, quindi le classi produttive vogliono il Sì per un paese più efficiente e competitivo. Dall'altra parte invece ci sono tutti i vetero-comunisti, la CGIL, Mario Monti, D'Alema, Bersani che spingono per il No e quindi siamo contenti di non votare con questi reazionari."

'Grandi banche e investitori internazionali vogliono il Sì per un'Italia più competitiva'

"Gli Stati Uniti, la Germania, l'OCSE, l'Europa spingono per il Sì perché si aspettano che l'Italia cambi, ma anche gli investitori internazionali, non a caso grandi banche come Unicredit lanceranno l'aumento di capitale dopo il referendum. Gli investitori arriveranno se vincerà il Sì e se l'Italia diventerà più competitiva, altrimenti sposteranno gli investimenti altrove. Ci sono altri elementi positivi come la riduzione della spesa pubblica per la politica, con abolizione di CNEL e Province e con il passaggio da 315 senatori pagati a 100 senatori non pagati. Ma il merito principale è la governabilità attraverso la semplificazione del processo legislativo. Oggi le due Camere fanno la stessa cosa, è come se in comune avessimo due diversi Consigli Comunali che fanno le stesse cose, magari con il sindaco che in uno è in maggioranza e nell'altro no, e deve portare le stesse delibere da tutte due le parti e se uno te la modifica, deve tornare nell'altro. Bisogna che qualcuno vinca le elezioni e ci sia governabilità. Questo paese ha un disperato bisogno di cambiamento, è per questo che invito a votare Sì il 4 dicembre"