Se il Centrosinistra si è sfasciato sulla campagna elettorale per il Referendum Costituzionale, non è andata certo meglio al fronte contrapposto. Il Centrodestra, che negli ultimi venti anni ha vissuto all’ombra di Silvio Berlusconi, è ora impegnato nella più classica lotta di successione. Tra i numerosi partiti che sono sorti dalle ceneri del Popolo della Libertà, c’è già chi ha scelto di sposare il progetto di riforme del governo Renzi. Marcello Pera, Giuliano Urbani, Marco Taradash, Sandro Bondi, Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto e Giuseppe Calderisi, sono solo i volti più noti della folta pattuglia di ex fedelissimi berluscones ora passati dall’altra parte della barricata.

Proprio l’ex Cavaliere, invece, prosegue nell’ombra il suo lavorio di opposizione al giovane premier. La battaglia sul Referendum Costituzionale, in tal senso, è considerata da Berlusconi il viatico migliore per ribaltare il suo destino e quello del governo. Non solo, anche se alla fine dovessero prevalere i Sì il 4 dicembre prossimo, non è escluso che il capo di Forza Italia decida di uscire allo scoperto per dare il suo sostegno alla proposta di modifica dell’Italicum. Insomma, quando si tratta del centrodestra, ancora tutto ruota intorno a un unico personaggio: Silvio Berlusconi.