Questo sabato 10 dicembre si svolge l'ultimo giorno di "consultazioni" al Quirinale per la formazione del nuovo Governo, con la salita al Colle dei capigruppo parlamentari di Forza Italia, Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico, a colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Ma stando ai bene informati l'accordo interno in primo luogo al Pd e di conseguenza alle forze di maggioranza è già stato trovato: sarebbe Paolo Gentiloni il nome del prossimo Presidente del Consiglio. La nomina da parte del Presidente Mattarella potrebbe arrivare anche già nella giornata di lunedì 12.

In questo venerdì infatti Renzi ha ricevuto per ben due volte a Palazzo Chigi, per colloqui riservati, l'ormai ex Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Un nome sul quale vi è l'accordo fra tutte le componenti della maggioranza PD, dall'area che fa capo a Dario Franceschini, fino a quella degli ex-"giovani turchi" di Orfini e Orlando e quella di "Sinistra è cambiamento" di Maurizio Martina. Manca solo la "benedizione" degli alleati di Governo e poi la nomina del 62enne romano a Palazzo Chigi dovrebbe andare in porto.

Governo Gentiloni fino all'estate ed elezioni a settembre?

Si dovrebbe trattare di un Governo non destinato ad arrivare comunque alla fine della Legislatura, fissata per febbraio 2018, ma piuttosto a restare in carica per 7 o 8 mesi.

In pratica il tempo di varare le modifiche alla legge elettorale dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sull'Italicum (che si riunirà il 24 gennaio, decidendo nei giorni seguenti, ma le cui motivazioni arriveranno a febbraio inoltrato) e di consentire all'Italia l'organizzazione del vertice del G7 a Taormina il 26 e 27 maggio con un Governo in carica e con pieni poteri.

Una scadenza che peraltro, secondo ambienti vicini a Palazzo Chigi, non ci sarebbe intenzione di far coincidere con la campagna elettorale e il clima di polemica che la circonda. Quindi l'intenzione sarebbe quella di giungere allo scioglimento delle Camere in piena estate, per poi arrivare alle elezioni politiche (comunque anticipate rispetto alla scadenza naturale) da tenersi subito dopo l'estate, probabilmente a settembre.

Arrivando, sarà una coincidenza, proprio a ridosso del raggiungimento degli ormai famosi "4 anni, 6 mesi e 1 giorno" necessari per far scattare il diritto al vitalizio per i parlamentari alla prima Legislatura.

Congresso PD anticipato a primavera 2017?

Ma le preoccupazioni di Matteo Renzi in questi giorni non sono solo quelle di trovare il nome del suo successore, ma anche quelle di prepararsi al Congresso del Partito Democratico del 2017. Secondo i bene informati l'intenzione di Renzi sarebbe quella di anticipare di qualche mese l'assise congressuale dall'autunno alla primavera. In sostanza l'idea sarebbe quella di far svolgere le assemblee territoriali fra i circoli PD nel mese di marzo e poi di arrivare alle Primarie per la designazione del nuovo segretario fra aprile e maggio.

Un periodo di tempo che cadrebbe "a pennello" pochi mesi prima delle Elezioni per il "nuovo" leader del PD, figura a cui ovviamente Matteo Renzi intende ricandidarsi. Già nell'Assemblea Nazionale del PD fissata per questa domenica 18 dicembre il segretario Renzi potrebbe proporre al partito questa tabella di marcia.