Italiani attesi alle urne nel weekend. Nella giornata di domenica 4 dicembre 2016 si va a votare per il referendum relativo all’approvazione della legge costituzionale scritta dal Governo. Il testo, consultabile per intero sul sito internet del Ministero dell’Interno, riguarda alcune modifiche alla Costituzione Italiana, ma vediamo più nel dettaglio per cosa si vota. Tra gli argomenti oggetto di rinnovamento c’è il Titolo V della parte II, che viene sottoposto ad una revisione corposa, abbiamo poi la cancellazione del CNEL e le disposizioni volte a superare il bicameralismo paritario.

Si prevede anche l’abbassamento del numero degli onorevoli in Parlamento e le limitazioni della spesa concernente il funzionamento delle istituzioni. Tale testo di riforma è stato approvato già dai parlamentari e la sua divulgazione in G.U. è avvenuto lo scorso mese di aprile. Detto questo, non resta altro che mostrarvi come si vota, ma soprattutto le informazioni sul quorum e sull’orario di apertura dei seggi elettorali.

Referendum costituzionale: guida al voto

Iniziamo con lo specificare la differenza tra “SÌ” e “NO”. Votando “SÌ” si intende approvare la legge costituzionale, dunque, essere favorevoli a tutte le modifiche in essa contenute. Scegliendo “NO”, invece, si boccia il testo, per cui si respinge la riforma.

L’elettore, una volta entrato in cabina dentro il proprio seggio d’appartenenza, deve tracciare un segno sulla propria scelta, facendo attenzione a non apporne altri altrove sulla scheda elettorale, altrimenti il voto viene dichiarato nullo. L’apertura delle urne è fissata dalle 7:00 alle 23:00 con orario continuato. Alla chiusura delle operazioni di voto, si parte con lo spoglio.

A tal proposito, vi ricordiamo le regole del quorum. A differenza del referendum abrogativo, per quello costituzionale non è previsto alcun quorum affinché esso sia valido. Infatti, non viene richiesto alla maggioranza degli aventi diritto di partecipare, perché l’esito è valevole a prescindere da quanti elettori si rechino ad esprimere la propria opinione sul tema referendario.

Per ultimo, teniamo a ricapitolare ciò che serve per poter andare a votare. Innanzitutto la carta d’identità in corso di validità, poi la tessera elettorale. Chi non dovesse averla, perché smarrita oppure perché non l’ha ricevuta, può richiederla in Comune. Stessa cosa devono fare quelli che la possiedono, ma hanno esaurito gli spazi liberi per il timbro.