Ancora grane per il Movimento 5Stelle. Stavolta in Sicilia, per la precisione a Palermo dove, in occasione delle "comunarie", vale a dire l'individuazione tramite voto online del prossimo candidato sindaco alle elezioni, uno dei contendenti ha deciso di abbandonare la competizione. Secondo Giovanna D'Agostino, giovane militante pentastellata, non ci sarebbero più le condizioni "per portare avanti un progetto condiviso". Frasi in politichese, che comunque non riescono a sanare i malumori dentro la base a Palermo e a spiegare adeguatamente le ragioni di una scelta che mette nei guai il Movimento.
Il problema delle quote rosa
Infatti, fra le altre cose, per i grillini è sorta un'ulteriore complicazione: a seguito dell'abbandono della D'Agostino, dovrà ridursi il numero dei candidati. Questo, è quanto disposto dal regolamento 5 Stelle, che impone l'obbligo del rispetto delle cosiddette quote rosa, vale a dire che un terzo dei candidati debba essere di sesso femminile.
Non è la prima defezione per le comunarie del comune siciliano. Negli scorsi giorni, infatti, si sono ritirati Tiziana De Pasquale e Daniela Tomasino, che si sono aggiunte alle precedenti di Giulia Argiroffi e Giancarlo Caparotta. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica, il motivo principale dell'abbandono da parte di un numero così cospicuo di candidati è stata la gestione complessiva delle comunarie.
Motivazioni che, andando ancora più a fondo, si scoprono essere legate ai dissidi interni al Movimento, tra deputati nazionali e consiglieri regionali.
Problemi in casa 5Stelle
La situazione così descritta rischia seriamente di compromettere la corsa dei grillini alle elezioni regionali siciliane, rispetto alle quali si presentano da grandi favoriti.
Troppe, infatti, sono le spaccature tra le varie formazioni politiche nell'isola, a cominciare dal centrodestra che non riesce ancora a trovare una quadra, passando al Pd, ingolfato nelle proprie lotte intestine. Non bisogna dimenticare, infine, le recenti polemiche sorte attorno alla Politica europea, con il recente abbandono da parte di di due eurodeputati, a seguito del tentativo di Grillo di approdare all'Alde.