Dopo aver anticipato il pacchetto di proposte relative all'arbitrato, accolte dall'avvocatura con una certa perplessità, la Commissione guidata da Guido Alpa, nominata ormai dieci mesi fa dal ministro della giustizia Andrea Orlando col compito di armonizzare i sistemi di risoluzione delle controversie alternativi al giudizio (le ADR), ha svelato quali proposte ha pensato per migliorare il funzionamento della mediazione civile.

La mediazione è la possibilità di risolvere una controversia davanti ad un mediatore terzo imparziale che non giudica ma facilita le parti a migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca andando ad individuare un percorso di soddisfazione dei rispettivi bisogni.

In caso positivo la mediazione si risolve con accordo fra le parti, in caso negativo la parte istante può adire la via giudiziaria. Nel nostro ordinamento il tentativo di mediazione è preliminare al giudizio in modo obbligatorio per alcune materie previste dall'art.5 del D.lgs. 28/2010.

Le novità proposte dalla Commissione al Ministro si traducono essenzialmente nell'accoglimento della recente giurisprudenza in materia di mediazione cercando di sciogliere dubbi interpretativi ed applicativi. Vediamo nel dettaglio.

La commissione Alpa ha proposto di prorogare l'obbligatorietà della mediazione fino al 2023, anno in cui l'istituto potrebbe essere maturo per essere scelto su base volontaria. Il primo incontro di mediazione dovrà essere effettivo.

Ciò significa che si dovrà svolgere secondo i criteri di un vero e proprio incontro di mediazione e non si potrà rifiutarsi di partecipare. Le parti dovranno essere personalmente presenti e assistite da un avvocato il quale non potrà rappresentarle. Quindi in caso di assenza, la parte dovrà dare procura ad un terzo e non al proprio avvocato.

Per quanto riguarda la mediazione demandata dal Giudice, egli dovrà motivare la "mediabilità" della controversia prima di inviarla in mediazione. Se una parte non si presenta il mediatore non potrà formulare proposte. Il gratuito patrocinio si potrà ottenere presentando domanda al Consiglio dell'Ordine competente. L'organismo di mediazione privato potrà detrarre l'indennità dalle tasse.

La commissione chiede inoltre al ministro di indicare per legge a chi spetti l'onere di attivare la mediazione in caso di opposizione a decreto ingiuntivo. Il caso è stato molto dibattuto con giurisprudenza contrastante nell'ultimo anno. Infine anche per la mediazione obbligatoria è stato proposto un allargamento delle materie. Si aggiungerebbero le controversie nei rapporti di durata, società di persone, contratti d'opera, leasing, franchising, appalti privati, somministrazione, concorrenza sleale.

Il pacchetto di proposte dovrà ora essere esaminato dal ministro e poi eventualmente tradotto in un disegno di legge.