Paolo Gentiloni ha sentito al telefono Donald Trump. Una notizia importante perché si tratta del primo contatto ufficiale tra il governo italiano ed il nuovo presidente degli Stati Uniti. I due Paesi sono storicamente alleati dal dopoguerra, un'amicizia che non ha mai conosciuto crisi ed è sempre stata ribadita, indipendentemente dalle amministrazioni che hanno retto Washington e Roma. Ed anche in questo caso, il presidente del Consiglio ha sottolineato a Trump la necessità di ottimi rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti, nell'ambito di una collaborazione più vasta tra l'Unione Europea e la Casa Bianca per il mantenimento della pace globale e degli equilibri geopolitici.
Il ruolo della NATO
La questione NATO, indubbiamente, è quella che preme di più al governo italiano ed agli altri partner europei dell'Alleanza Atlantica. Le critiche di Trump alla NATO, definita "obsoleta" e "troppo dispendiosa" sono ben note, ma a destare ulteriore preoccupazione tra i leader del vecchio continente è stato il recente 'attacco frontale' del presidente americano nei confronti dell'Unione Europea, definita "un'organizzazione al servizio della Germania". Gentiloni ha ribadito a Donald Trump, al contrario, l'importanza dell'Alleanza Atlantica ed il suo ruolo nella risoluzione delle principali crisi internazionali, dall'Ucraina, alla Siria, alla Libia. Ed a proposito di quest'ultima, il premier ha parlato al presidente americano dell'accordo raggiunto con il governo di Tripoli, relativo ai maggiori controlli sulle rotte dei migranti nel Mediterraneo, indirizzato al contrasto del traffico di essere umani nel rispetto di diritti fondamentali tra i quali l'asilo politico.
Il primo faccia a faccia tra il capo del governo italiano ed il presidente americano è in programma tra qualche mese, quando il 26 e 27 maggio prossimi si terrà a Taormina il G7 a presidenza italiana.