Nel corso di un comizio tenutosi sabato a Melbourne, in Florida, il presidente Donald Trump nel tentativo di difendere il cosiddetto Muslim Ban, ovvero il tanto discusso ordine esecutivo che impedisce temporaneamente l'ingresso ai migranti di determinati paesi negli Stati Uniti, ha dichiarato: "Guardate cosa sta succedendo in Germania. Guardate quello che è successo l’altra notte in Svezia. La Svezia! Ci avreste mai creduto? La Svezia. Ne hanno presi molti [migranti]. Ora stanno avendo problemi come non avrebbero mai immaginato."

Sembra chiara l'allusione ad un attentato recente sul suolo svedese...

peccato che il presunto attacco di cui ha parlato il Tycoon in realtà non sia mai avvenuto.

Indignazione ed ironia

Inutile dire che le parole di Trump abbiano, come sempre, provocato una valanga di reazioni di vario genere, a partire dall'indignazione da parte delle autorità svedesi. L’ambasciata svedese con sede a Washington ha chiesto spiegazioni al Dipartimento di Stato: «Stiamo cercando di avere chiarezza» ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Stoccolma. Meno diplomatico è stato invece Carld Bildt, l'ex primo ministro svedese in carica dal 1991 al 1994, che su Twitter, tanto caro al Presidente, ha dichiarato: "Svezia? Attentato terroristico? Cosa si è fumato? Le domande abbondano".

Naturalmente, come sovente accade dopo le numerose gaffe di The Donald, non è mancata l'ironia da parte del web scatenatosi nelle ultime ore sui vari Social, soprattutto in Svezia.

La spiegazione di Trump

Che cosa è successo realmente? A 24 ore di distanza sono arrivate le scuse di Trump che ha candidamente affidato le sue scuse ad un Tweet: “Le mie dichiarazioni su ciò che sta succedendo in Svezia facevano riferimento a un servizio trasmesso da FOX News sulla Svezia e l’immigrazione”. Nel servizio in questione un produttore aveva dichiarato come a suo parere l'aumento di criminalità in Svezia fosse legato all'aumento di migranti accolti nel suo paese.

Successivamente, con frasi molto generiche, si faceva menzione di un attentato accaduto diverso tempo prima, da cui il fraintendimento di Trump. Peccato che con tutta probabilità il riferimento fosse all'unico caso rilevante di terrorismo in suolo svedese, quando un terrorista si fece esplodere a Stoccolma senza però causare vittime. Tutto ciò accadeva nel 2010, non proprio un attentato recente!

L'ennesimo caso di post-verità, come non ha mancato di sottolineare il ministro degli Esteri svedese, il quale ha ricordato che questa è stata scelta come parola dell’anno dall’Oxford Dictionary nel 2016. Un messaggio neanche troppo velato che difficilmente sarà però recepito.