Durante la riunione del 10 marzo 2017, il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato l'estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza per il Terremoto dell'Italia Centrale, adottata con la delibera del 25 agosto 2016. Lo stanziamento di 70 milioni di euro ha lo scopo di far fronte a ulteriori interventi di soccorso legati all'emergenza nelle zone terremotate dell'Abruzzo, del Lazio, delle Marche e dell'Umbria, e andrà a incidere sul Fondo per le Emergenze Nazionali.
L'operazione va a integrare le precedenti azioni del Governo, e sperabilmente permetterà di risolvere le molte problematiche ancora presenti sul territorio martoriato dalle scosse, anche per quanto riguarda la viabilità.
Sono necessari ancora molti interventi di notevole entità, quali ad esempio il ripristino del collegamento tra Visso e Cascia, due chilometri dopo Visso, in provincia di Macerata, dove la strada è stata interrotta da una imponente frana di 40mila metri cubi di montagna che ha deviato il corso del Fiume Nera, ancora oggi impraticabile. Un altro intervento che la popolazione umbra sta aspettando, e che purtroppo non è previsto in tempi brevi, è il ripristino della strada che porta da Norcia a Castelluccio di Norcia, una frazione importantissima per il suo valore turistico, che al momento è raggiungibile solo con mezzi cingolati e presidiata dagli Alpini del Quinto reggimento. In questo caso, la strada è stata irrimediabilmente compromessa; sono stati effettuati i rilievi e l'obiettivo è riaprire per la prossima estate, per permettere ai turisti di godere della meravigliosa fiorita.
I nuovi finanziamenti si sono resi necessari anche a causa delle continue scosse di varie intensità che, dall'agosto dell'anno scorso, hanno continuato a colpire le zone già provate dal sisma. Nella giornata di ieri, venerdì 10 marzo, le scosse superiori alla magnitudo 2 nella zona Abruzzo-Lazio-Marche e Umbria sono state 7 secondo l'INGV, di cui una di intensità 3.0 in provincia di Macerata, a 1,88km da Pieve Torina, a una profondità di 8,5km.