Dopo alcune ore di incertezza, seguite all’occupazione da parte dei Movimenti napoletani legati ai centri sociali della sala della Mostra d’Oltremare, che avrebbe dovuto ospitare il comizio di Matteo Salvini, il giallo della presenza del leader leghista nel capoluogo partenopeo è stato risolto: Salvini ci sarà. Era stato lui stesso, ieri sera in diretta dai microfoni de La Zanzara, ad annunciare imbestialito che probabilmente la sua discesa al Sud sarebbe stata annullata per colpa delle solite ‘zecche’, sostenute dal sindaco Luigi De Magistris.

Poi, questa mattina, è arrivato il via libera della prefettura che ha notificato ai responsabili dell’ente Mostra l’ordinanza che autorizza lo svolgimento del comizio. ‘Giggino o’ sindaco’ paragona il provvedimento preso dal prefetto Carmela Pagano “a quelli che sono stati utilizzati all'epoca dell'emergenza dei rifiuti per le discariche”, ma alza bandiera bianca.

Il candidato alle primarie Pd, il pugliese Michele Emiliano, si cala invece nei panni di Masaniello dicendo di condividere “l'insurrezione pacifica di Napoli nei confronti di Salvini”. Pippo Civati, leader di Possibile, bolla invece l’iniziativa salviniana come “cialtroneria politica”. Dà, invece, il benvenuto a Napoli a Salvini il presidente della Regione Vincenzo De Luca perché, ironizza, “ha ancora la cittadinanza italiana”.

Le dichiarazioni di De Magistris

“Oggi a Napoli, ore 17, Mostra d'Oltremare. Tutto come previsto! Con migliaia di persone perbene, con il sorriso!”, scrive trionfante su Facebook Matteo Salvini questa mattina. Dall’assemblea di Green Italia, dove è intervenuto oggi, gli risponde a tono il primo cittadino napoletano che comunica, polemicamente, di aver consegnato le chiavi della Mostra d’Oltremare alla polizia, così come deciso dal ministero dell’Interno guidato da Marco Minniti.

Il titolare del Viminale, riferisce l’ex magistrato, “ieri sera è intervenuto con una dichiarazione ferma ma anche generica, dicendo che si deve garantire a Salvini di fare la manifestazione”. Poi, aggiunge De Magistris, con un atto che lui considera “senza precedenti”, è stato ordinato alla Mostra di “mettere a disposizione per Salvini la Mostra d'Oltremare”, scavalcando così i diritti del Comune di Napoli per “far prevalere il capriccio” del capo dei lumbard.

L’attacco di Emiliano

Toni accesi, da campagna elettorale, anche quelli utilizzati dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. “Se non arrivava era meglio - dice il candidato ‘movimentista’ alla segreteria Pd, anche lui presente alla convention di Green Italia - io condivido l'insurrezione pacifica di Napoli nei confronti di Salvini”. Il pugliese Emiliano considera una provocazione verso la gente quella salviniana, dopo che per anni una “città intera è stata ingiuriata”. Ma, visto che Napoli è la “capitale di tutto il Sud”, questa la sua tesi, ad essere offesi sono stati “tutti i meridionali italiani”. “Provocare una città intera per andare sui giornali è un'attività inaccettabile”, aggiunge per poi concludere che “Salvini non può venire a Napoli per provocare tutti noi, deve fare un lungo percorso di rieducazione alle bellezze e alla cultura del Sud e poi dopo forse lo inviteremo a fare una pizza”.