Il primo turno delle elezioni presidenziali di Francia ha riabilitato il valore dei sondaggi politici, usciti malconci dal voto statunitense dello scorso novembre. Tutto come previsto, il testa a testa tra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, la sconfitta 'dignitosa' di Fillon, l'ottimo risultato della gauche di Melenchon ed il naufragio dei socialisti. Un romanzo politico dal finale scontato, un finale provvisorio perché la candidata dell'estrema destra ed il dissidente socialista saranno impegnati al ballottaggio del prossimo 7 maggio, ma anche in questo caso l'epilogo sembra già scritto.

Difficile che la 'patriota' Marine tolga dall'Eliseo l'ipoteca pesante dell'europeista Macron. I risultati non erano ancora definitivi quando il plotone degli sconfitti ha annunciato che farà quadrato attorno all'ex ministro dell'economia del governo Valls. Al secondo turno, Macron potrà dunque contare sui voti degli ex compagni di partito, su quelli pesantissimi del centrodestra moderato e, quasi sicuramente, su quelli della sinistra radicale anche se Melenchon è l'unico dei candidati sconfitti che non si è espresso su eventuali endorsement in vista del ballottaggio. Tutto sembra lecito, pur di evitare il pericolo di un presidente estremista che ha già annunciato l'intenzione, in caso di vittoria, di promuovere un referendum sul modello Brexit per la fuoriuscita della Francia dall'Unione Europea e che intende alimentare una politica di chiusura verso tutti i migranti, anche quelli regolari, circondando il Paese con una nuova, ideale 'Maginot'.

I risultati

Il primo turno ha dunque rispecchiato, in cifre, quanto espresso nelle ultime settimane dai sondaggi. Emmanuel Macron (En Marche!) è stato il candidato più votato con il 23,9 % delle preferenze. Al ballotaggio sfiderà Marine Le Pen (Front National) che chiude la prima tornata con il 21,7. Al terzo posto Francois Fillon (Repubblicani) con il 20 %, seguito a breve distanza da Jean-Luc Melenchon (La France Insoumise) al 19,2.

Molto più indietro Benoit Hamon (Partito Socialista) al 6,3 %, meno di due punti percentuale su Nicolas Dupont-Aignan (Debout la France) al 4,8. Nell'ordine, ci sono poi Jean Lassalle (Resistons!) all'1,2, Philippe Poutou (Nuovo Partito Anticapitalista) all'1,1 %, Francois Asselinau (Unione Popolare Repubblicana) con lo 0,9, Nathalie Arthaud (Lotta Operaia) con lo 0,7 e Jacques Cheminade (Solidarietà e progresso) con lo 0,2 %.

Macron: 'Il Paese ha risposto nel modo migliore'

"Il nostro Paese sta attraversando un momento particolare della sua storia, per certi versi inedito. Alla crisi ed al terrorismo, i francesi hanno risposto nel modo migliore". Con queste parole, Emmanuel Macron ha espresso tutta la sua soddisfazione nel commentare i risultati elettorali. La corsa 'testa a testa' con il Front National era ampiamente prevista, ma il leader del movimento 'En Marche!' guarda con fiducia al ballottaggio ed auspica un centrosinistra unito. "Il calo della gauche a vantaggio dell'estrema destra è pesante, ma deve far riflettere: è una sconfitta morale. Ora basta con questa follia che ci porta all'autodistruzione. La sinistra non è morta.

Porterò avanti ottimismo e speranza, per la Francia e per l'Europa. Spero - ha aggiunto - tra due settimane di diventare il presidente di tutti i francesi, per farla finita con tutti i nazionalismi".

Le Pen: 'Grazie ai patrioti'

Comunque andrà al ballottaggio, l'ultradestra esce rafforzata da questa tornata elettorale. "Il risultato del voto è un atto di fierezza da parte del popolo francese che rialza la testa - ha detto Marine Le Pen - e per questo voglio ringraziare tutti i patrioti che mi hanno votata, portandomi al secondo turno delle presidenziali. La posta in gioco è la sopravvivenza della Francia, pertanto chiedo a tutti i francesi di unirsi a me, indipendentemente da quale sia stato il loro voto al primo turno".

Marine ha battuto sé stessa: per il Front National, infatti, è il miglior risultato di sempre; cinque anni fa aveva ottenuto il 17,9 %, un bottino già più ricco rispetto a quello del padre, Jean-Marie Le Pen, che nel 2002 era arrivato al ballotaggio contro Jacques Chirac totalizzando il 16,9 %. E proprio lui, anima storica dell'estrema destra francese, è intervenuto a caldo commentando il risultato elettorale della figlia. "Credo abbia molte più possibilità al ballottaggio rispetto a quante ne ebbi io nel 2002 - ha detto - anche perché allora ero un candidato molto più divisivo di quanto non lo sia oggi Marine".

Hamon e Fillon sosteranno Macron al ballottaggio

"La sinistra non è morta". La stessa frase di Emmanuel Macron è stata utilizzata da Benoit Hamon, candidato socialista letteralmente sprofondato alle urne.

"Ora bisogna votare Macron, anche se non è di sinistra, per battere Marine Le Pen". Dello stesso parere il candidato repubblicano, Francois Fillon. "Mi assumo ogni responsabilità per questa sconfitta, ma allo stesso modo chiamo a raccolta tutti gli elettori di centro e di destra, perché bisogna ancora votare. L'astensione non è tra le mie abitudini, soprattutto quando c'è un partito estremista conosciuto per la sua violenza ed intolleranza. Dobbiamo votare Macron, non abbiamo altra scelta".

Melenchon, nessun endorsement ufficiale in vista del secondo turno

Jean-Luc Melenchon si gode l'ottimo risultato elettorale del movimento 'France Insoumise'. Anche in questo caso si tratta di una crescita abbondantemente prevista dai sondaggi.

La gauche rivitalizzata si piazza al quarto posto, Melenchon risulta il candidato più votato in tre dipartimenti: Senna-Saint Denis, Dordogna ed Ariege. A differenza di Hamon e Fillon, preferisce non esprimersi su eventuali sostegni al ballottaggio anche se è impensabile che gli elettori della sinistra radicale votino per Marine Le Pen. Macron o l'astensione, queste le due vie. "Gli elettori potranno esprimersi sulla piattaforma del nostro movimento, i risultati saranno resi pubblici. Nelle nostre coscienze, ognuno di noi sa qual'è il suo dovere".

Ballottaggio: le prime previsioni

A poche ore dalla chiusura delle urne, quando era ancora in corso lo spoglio, sono comparsi i primi sondaggi sul ballottaggio Macron-Le Pen. In base alla rilevazione effettuata da Ipsos/sopra Steria per conto di France Info, Emmanuel Macron potrebbe raggiungere il 62 % al secondo turno mentre Marine Le Pen non andrebbe al di là del 38.