Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, conferma la sua ammirazione per Donald Trump, nonostante quest'ultimo stia studiando dei dazi per difendere i prodotti made in USA e sfavorire quelli europei. Dietro questa scelta, ci sarebbe la protesta dei produttori statunitensi verso l'UE che, secondo loro, non avrebbe rispettato un accordo del 2009 che avrebbe dovuto aprire il mercato alla carne non trattata con gli ormoni. Tanta è la preoccupazione da parte dei politici europeisti, in particolare di Letta e del premier Paolo Gentiloni.

Il parere di Salvini

"Io ammiro i leader politici che fanno gli interessi dei loro cittadini", sono queste le parole di Matteo Salvini che, a differenza di Gentiloni e Letta che si sono mostrati contrariati dalla politica protezionistica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, lo difende. "Gli americani proteggono, gli austriaci proteggono, i francesi proteggono, i russi e gli australiani proteggono, mentre tutti in Italia possono fare tutto", ha aggiunto Salvini, e inoltre, il Made in Italy è massacrato, con 60 miliardi di mancati introiti e, a parità di condizioni, non avrebbe alcun rivale nel mondo.

Meloni invita al protezionismo

Sulla scelta del presidente USA di applicare pesanti dazi ai prodotti europei, Salvini non è di certo l'unico politico in Italia ad appoggiare le scelte di Donald Trump.

Il presidente di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Giorgia Meloni ha invitato l'occidente e l'europa ad applicare dazi d'importazione verso quei paesi che "non rispettano i diritti dei lavoratori e le norme minime di tutela ambientale di sicurezza". Secondo l'ex candidata a sindaco di Roma, Trump non metterà i dazi d'importazione sulle merci italiane.

La preoccupazione degli altri politici

A differenza di Salvini, ci sono politici che hanno manifestato preoccupazione per questa scelta di Donald Trump, in quanto sfavorirebbe i produttori italiani come Vespa e San Pellegrino. Enrico Letta ha parlato di una "minaccia grandissima" in quanto "i dazi colpiranno l'intera Europa".

Il premier Paolo Gentiloni spera che i dazi non blocchino la qualità dei prodotti italiani. Anche Matteo Renzi non approva il protezionismo di Trump affermando che "vanno protette le persone, non le merci" e se ci fosse il libero scambio ed una Europa diversa, l'Italia avrebbe un futuro "più forte e più ricco".