In occasione della puntata di 'CartaBianca' su Raitre questo martedì 16 maggio è intervenuto Pierluigi Bersani, ex segretario del Pd e ora fra i principali esponenti di Articolo 1 - MDP, il quale ha risposto alle domande della conduttrice Bianca Berlinguer riguardo a diverse questioni di attualità politica.

'Decideranno i giovani se mi ricandiderò o meno'

Circa la sua possibilità di ricandidarsi personalmente alle elezioni politiche del prossimo anno, Bersani ha detto: "Io non ho nessun problema a riposarmi, decideranno i giovani del mio movimento, se pensano che sono utile io faccio uno sforzo di accompagnarli ancora un po', se pensano che possono fare senza di me o con un aiuto da fuori, io sono contento lo stesso.

Se invece fossi rimasto nel PD avrei dato una risposta più precisa perché non me la sarei sentita di andare in giro a dire che va tutto bene così".

'Il centrosinistra si deve fare con il Partito Democratico, prima o dopo. Ma Renzi non pare volerlo fare'

Parlando degli obiettivi del suo nuovo movimento ha detto: "Noi vogliamo dare una casa ai senzatetto della sinistra e del centrosinistra: ce ne sono tanti. Prima di tutto il PD deve dire se vuol fare o meno il centrosinistra; non ho mai sentito dire a Renzi la parola "centrosinistra", nel caso in cui la dica occorrerà trovare qualcuno che lo può unire il centrosinistra. Renzi è segretario del PD ma nella situazione in cui siamo ci vogliono delle figure in grado di federare il centrosinistra, perché Renzi non ha dimostrato questa vocazione e neanche questo interesse".

Ma quindi è possibile un centrosinistra senza PD? "Il centrosinistra si deve fare con il Partito Democratico, prima o dopo. Ma voglio dire che prima di tutto ci deve essere gente che lo vuol fare questo centrosinistra. Non possiamo mica pensare che il centrosinistra si riassume nel PD e che il PD si riassume al suo capo. Ma è certo che il PD ci deve essere.

C'è un pezzo di popolo che soffre e anche molti fra i renziani lo sanno. Non vedo invece questa consapevolezza in chi sta in alto, che non si accorge del rischio di una destra crescente. Io non sono minoritario e non mi piacciono i partitini, lavoro come altri per suscitare un campo più largo di energie. MDP è un movimento che è pronto a essere federato da un federatore, vogliamo metterci assieme ad altre forze.

La situazione politica complessiva, non solo in Italia, resterà purtroppo instabile per un tempo che immagino essere non breve: sarà così anche in Francia e nel resto d'Europa. La sinistra esiste in natura"

'Ecco le qualità che deve avere il federatore del centrosinistra'

Quale dovrebbe essere il profilo del federatore del centrosinistra secondo Bersani? "Serve gente che abbia voglia e ci si metta. Serve uno che sappia capire quello che è nella testa della nostra gente normale, che vuol essere rappresentata nelle scelte fondamentali da chi sa prendersi delle responsabilità di Governo. Il federatore deve avere in testa una sinistra di Governo che nella situazione italiana ha una sola possibilità: deve presentarsi come un centrosinistra largo e plurale.

Deve saper parlare alle sensibilità sociali, ambientali, religiose cattoliche e deve capire che occorre faticare; il centrosinistra ha vinto solo quando ha deciso di faticare per tenere insieme un campo più vasto. Perché l'Italia è il paese dell'individualismo e dell'assenza di credibilità dello Stato, c'è il rischio della destra". Ma quindi Bersani ha in mente una figura che venga dalla società civile? "Sì, a me piacerebbe una persona che abbia molte esperienze nella società civile. Si è parlato di Pisapia, lui può essere questa figura; ma io ho tanta fantasia e ho in testa anche tanti altri nomi, sono anni che li ho in mente. Ma è un mestiere che in pochi vogliono fare, nessuno dice 'che bello, vado a fare il federatore', oggi per buttarsi in questo tipo di politica ci vuole anche un po' di generosità: dire di no è troppo facile".