L’immagine simbolo delle elezioni comunali 2017 è quella che immortala il nuovo sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, il quale è stato candidato dal centrodestra ed è stato eletto con il 58,63% dei voti.

La prima volta che succede dal dopoguerra

Un avvenimento epocale perché è la prima volta dal dopoguerra che non vince un partito di sinistra o centro sinistra. La cittadina è stata soprannominata la “Stalingrado d’Italia” per la passione dei suoi militanti comunisti, al punto che negli anni Cinquanta, la metà dei suoi abitanti era iscritta al Partito Comunista.

Il nuovo sindaco Di Stefano è stato sostenuto da alcune liste civiche e dai partiti del centrodestra: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. E’ stata una battaglia elettorale durissima contraddistinta da denunce per diffamazione, accuse a mezzo manifesti anonimi e lettere di appello al voto inviate ai defunti. Tutti i leader nazionali hanno tenuto un comizio a Sesto e il tema maggiormente dibattuto tra i candidati e gli elettori è stato quello relativo ai migranti.

Tema centrale della campagna elettorale: la questione migranti

In particolare, motivo di contrasto è stata la nuova moschea. Il neo sindaco ha accusato un candidato del Pd Bilal Daoou di essere un fondamentalista e di essere il rappresentante di investitori del Qatar per la costruzione del nuovo centro di culto islamico.

Un volantino diffuso per settimane diceva se vuoi una Sesto Musulmana vota Chittò, la rivale di Di Stefano nella corsa alla poltrona di sindaco sostenuta dall’intero centrosinistra. La sinistra ha giustificato la sconfitta con il clima di odio alimentato dai suoi avversari politici contro gli islamici e l’uccisione proprio a Sesto San Giovanni dell’uomo responsabile dell’attentato di Berlino non ha migliorato la situazione.

A giudizio della Chittò, infatti, la destra ha usato quell’episodio, che ha dimostrato l’efficienza del controllo del territorio attuato dalle forze di polizia del nostro Paese, per disseminare sentimenti di paura al fine di avere un tornaconto elettorale. Il centrodestra, al contrario, ha affermato di avere vinto perché Sesto San Giovanni non è stata amministrata bene negli ultimi anni e ha elencato tutti i mali delle amministrazioni di centrosinistra: aumento della pressione fiscale e diminuzione dei servizi primari, crisi economica, aumento della microcriminalità. In particolare il nuovo sindaco ha affermato di avere vinto perché è sceso tra la gente ad ascoltare i suoi bisogni e non è rimasto chiuso nei palazzi del potere.