Luigi Di Maio e la sua infinita campagna elettorale. Il 'delfino' di Beppe Grillo oggi può giocare a carte scoperte e parlare da premier e nuovo capo del Movimento 5 Stelle, incoronato dalle consultazioni online che, in fin dei conti, non hanno fatto altro che sancire un risultato scontato. Obiettivo Palazzo Chigi e massimo impegno per quelle che sono le questioni più urgenti in Italia, relative alla politica interna ed estera. In quest'ultimo caso, l'aspirante capo del Governo ha rilasciato una recentessima dichiarazione che, certamente, farà poco piacere a Donald Trump.

Tra i suoi leitmotiv, infatti, il presidente degli Stati Uniti ha sovente bacchettato la Nato dal punto di vista economico, ricordando che il maggiore peso economico dell'Alleanza Atlantica grava sulle spalle di Washington, motivo per cui ha esortato gli altri Stati membri a pagare di più. Ma Luigi Di Maio afferma l'esatto contrario. "Se andiamo al governo, non saremo certamente disponibili a rifinanziare il programma militare con ulteriori 14 miliardi di euro", ha detto il candidato premier pentastellato, rivolto ad esponenti della stampa di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna e Svizzera. "Con questo - puntualizza Di Maio - non voglio certamente dire che con un governo del Movimento, l'Italia andrà fuori dalla Nato".

Ovviamente no, ma è anche vero che la questione turberà non poco la Casa Bianca visto che l'attuale premier, Paolo Gentiloni, ha promesso a Trump un maggiore impegno economico italiano alla Nato in occasione del G7 di Taormina dello scorso maggio.

I rapporti con la Russia

La vicinanza di alcuni esponenti pentastellati alla Russia di Vladimir Putin è piuttosto nota.

In passato Manlio De Stefano, simpatizzante dichiarato del Cremlino, aveva redatto un 'dossier esteri' in cui sottolineava di voler rivedere la partecipazione italiana nella Nato. Luigi Di Maio però è politico per vocazione e la risoluzione che il M5S ha presentato alla Camera lo scorso anno reca chiaramente la sua impronta ed è molto più moderata, ma punta comunque ad un disimpegno progressivo dell'Italia nelle varie missioni dell'Alleanza Atlantica.

In quel documento viene inoltre evidenziata la richiesta di revoca delle attuali sanzioni dell'Unione Europea nei confronti della Russia. "L'Italia è un Paese occidentale, ma ha sempre avuto ottime relazioni diplomatiche in Europa dell'est - ha sottolineato Di Maio - e pertanto anche con noi continuerebbe ad avere buoni rapporti con i Paesi al di fuori dall'Unione".