E' stata Anna Finocchiaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento a comunicare la scelta del governo di porre la fiducia sulla riforma della legge elettorale. Il Pd aveva chiesto al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, di porre la fiducia dopo la riunione di maggioranza.

La posizione del Presidente Mattarella e la replica degli altri partiti

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha fatto sapere che l'apposizione della fiducia è un atto che spetta al governo e condivide l'impegno che si sta portando avanti per giungere ad una nuova legge elettorale.

La Lega e Forza Italia, fanno sapere che non voteranno la fiducia ma diranno sì alla legge elettorale. Molto critici sono gli esponenti di Mdp, i quali tuonano "si sta scherzando con il fuoco". Il più duro è il Movimento 5 stelle; infatti, gli esponenti pentastellati, sono convinti che porre la fiducia alla legge elettorale, sia un atto eversivo che va contro la democrazia e la sovranità dei cittadini. "L'inciucio in atto viene fatto con la complicità di partiti all'opposizione", continuano i cinque stelle e promettono battaglia, domani con una mobilitazione in piazza Montecitorio.

Quali sono i punti principali della legge elettorale chiamata 'Rosatellum'

Rosatellum prende il nome dal suo artefice, l'onorevole Ettore Rosato.

La legge elettorale che il Parlamento italiano si accinge a votare, prevede una sola scheda, con il nome di un solo candidato con accanto i simboli dei partiti che lo sostengono. Non è previsto il voto disgiunto, per cui votando il candidato si dà il voto anche alla lista di partiti che lo sostiene e viceversa. Un candidato può partecipare in un collegio uninominale e in cinque plurinominali.

Quest'ultimo meccanismo aiuterà anche i piccoli partiti; secondo molti osservatori però gli elettori avranno sempre meno potere e non sapranno chi verrà realmente eletto. La soglia di sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste e del 10% per le coalizioni.

Le schede avranno un tagliando antifrode, che sarà rimovibile e dotato di un codice alfanumerico e ritirato dall'ufficio elettorale prima della votazione.

Si tratta di una legge che sicuramente piace ai partiti piccoli, che in questo modo non verranno spazzati via ed esclusi dal Parlamento. Molti esperti sostengono che questa legge favorirà la frammentarietà dei partiti ed eventuali coalizioni non saranno in grado di dare vita ad un governo stabile.