In occasione della puntata di questo martedì 19 settembre, il segretario del Pd Matteo Renzi ha rilasciato una lunga intervista alla trasmissione "Carta Bianca" su Raitre. In circa un'ora di trasmissione l'ex Premier ha affrontato praticamente tutti i nodi di attualità politica rispondendo alle domande di Bianca Berlinguer. Vediamo le parti salienti.
Renzi sugli obiettivi del PD per le prossime elezioni
Renzi ha esordito parlando di legge elettorale, affermando: "Ho perso la poltrona per cambiare le istituzioni. Abbiamo fatto di tutto perchè il Paese cambiasse ma il 4 dicembre è andata diversamente.Sulla legge elettorale noi le abbiamo proposte tutte, se vogliamo cambiarla a questo punto va fatto tutto insieme, sono mesi che stiamo discutendo ma molti degli altri partiti stanno facendo "melina".
Noi invece no: abbiamo fatto di tutto per cambiarla, ci abbiamo provato e ci stiamo provando.Sarebbe bello che i cittadini potessero scegliere il proprio candidato nel collegio. Se la faremo dipenderà dagli altri partiti: non sono molto ottimista, ma magari mi smentiscono. Dare la colpa di tutto sempre è al PD è discutibile e ingeneroso."
Quale obiettivo si pone il PD per le prossime Elezioni politiche? "L'obiettivo minimo è fare meglio dell'altra volta, ovvero il 25%. Ma con questa legge in vigore per avere la maggioranza serve il 40%.Io il 40% l'ho preso alle Europee ed è stato un trionfo, l'ho preso al Referendum ed è stato un tonfo: magari non c'è due senza tre..."
Riguardo ai rapporti con le altre forze politiche, Renzi ha detto: "Ci sono stati 4 presidenti del Consiglio del PD (Prodi, Letta, io e Gentiloni), ma nessuno di loro ha mai governato con l'autosufficienza del partito, bensì anche coi voti di altri partiti.Le destre e i populismi stanno avanzando, noi siamo l'unico modo per fermarli.
La Lega Nord e il M5S volevano portare l'Italia fuori dall'Euro, noi invece l'abbiamo preso e portato fuori dalla crisi. Noi invece siamo anche troppo democratici, parliamo troppo".
Parlando della possibile "resurrezione" politica di Berlusconi, Renzi ha detto: "Diamo un occhio ai numeri: nel 2013 prese il 25%, nel 2014 il 16%, oggi i sondaggi lo danno al 12% ovvero alla metà del PD.
Non ho mai parlato in termini d'odio nei confronti di Berlusconi, va riconosciuta la grande vitalità dell'uomo e lo rispetto. Noi però siamo totalmente un'altra cosa, siamo alternativi. Il prossimo Governo spero che ci si faccia a farlo da soli, ovvero come Pd o come area di persone di centrosinistra. Berlusconi ha votato col Pd molti Governi, ma a me non ha mai votato la Fiducia."
Sulla vocazione maggioritaria del PD, Renzi ha precisato: "Il disegno di Veltroni risale al 2007, quando non c'era il tripolarismo e il movimento di Grillo stava appena nascendo.
Oggi il PD deve cercare, non da solo ma con i movimenti civici, con le esperienze di centrosinistra, coi sindaci che non si riconoscono in nessuno, di arrivare al 40%. E' difficile ma non impossibile, possiamo farlo parlando di cose concrete e dei risultati importanti ottenuti".
Renzi: 'Accordi a sinistra dipendono anche da loro: sono ossessionati dal Matteo sbagliato'
Sono possibili accordi con chi sta alla sinistra del PD? "Dipende anche da loro: a volte ho l'impressione che i nostri compagni di strada siano ossessionati da me. Ma credo che stiano sbagliando Matteo. Il gruppo dirigente dei nostri ex compagni di strada rischia di fare come la Ferrari domenica a Singapore, le due macchine si sono scontrate e ha vinto Hamilton.
Un elettore oggi di centrosinistra vuole sapere quali sono i punti su cui non andiamo d'accordo. Davvero qualcuno vuol togliere gli 80 euro? Noi abbiamo preso tante misure assieme a loro in questi 4 anni. La maggioranza in Parlamento oggi va da Bersani ad Alfano. Sento qualcuno che dice di voler alzare le tasse, noi del PD invece vogliamo abbassarle ancora".
Riguardo al Governo Gentiloni, Renzi ha affermato: "Provo orgoglio per il fatto che questo Governo ha un consenso forte, è ammirazione e non invidia. Ora stiamo raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo fatto in passato".
Mentre sul futuro ha detto: "Io sono candidato premier in quanto segretario del PD e lo hanno deciso le Primarie, ma chi farà davvero il presidente del Consiglio lo decideranno i cittadini con le elezioni e poi Mattarella.
Io sono convinto che il PD il miracolo lo possa fare e comunque debba provarci: più vedo i nostri competitors e più credo che il popolo di buon senso, fra Salvini e Grillo, verrà con noi".
Cosa pensa Renzi di nuove possibili riforme istituzionali? "Sarebbero necessarie per il Paese, ma non guardate me, io ho già dato; i cittadini si sono espressi e vanno rispettati. Poi posso dire che secondo me ho sbagliato a non leggere politicamente cosa stava accadendo: io credevo che si votasse sul Cnel e sul Senato, mentre evidentemente si votava sulla politica".