Stiamo entrando in una fase molto calda per quanto riguarda lo Ius soli, la legge sulla cittadinanza sulla quale, ormai, si dibatte fortemente da qualche mese. Addirittura, in questi ultimi giorni, in Parlamento c'è chi ha iniziato uno sciopero della fame per fare in modo che la legge venga approvata definitivamente. Ad oggi, sono davvero tanti i personaggi del panorama politico che hanno aderito allo sciopero, tra cui il ministro Delrio, la parlamentare del PD e presidente dell'Antimafia Rosy Bindi e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, insieme a tantissimi altri che non staremo qui ad elencare.

Il dibattito

L'approvazione dello Ius soli non sta interessando soltanto il mondo politico, ma sta avendo eco anche in tutta Italia. Infatti sono molte le persone tra studenti, insegnanti, associazioni e personaggi di spicco del nostro paese come Roberto Saviano, celebre autore di Gomorra pronto anch'egli a scioperare, che chiedono l'approvazione della legge. E tante sono anche le manifestazioni che si stanno susseguendo nelle varie città d'Italia tra cui Roma, Reggio Emilia, Firenze e Bologna per dove la gente chiede che venga concessa la cittadinanza a chi è nato o cresciuto in Italia. Come anticipato, alla manifestazione a Roma hanno preso parte molte associazioni tra cui la Caritas, l'Acli, l'Arci e la Cgil, che si sono fatte promotrici di ciò con la campagna "L'Italia sono anch'io" e con il movimento "Italiani senza cittadinanza".

L'obiettivo di tale manifestazione non è solo l'approvazione dello Ius soli, ma viene chiesto alla Politica di smettere di giocare con le vite altrui solo per qualche futile motivo elettorale, dato che sono molti gli italiani non riconosciuti come tali (si parla di quasi un milione secondi i dati ISTAT citati da Repubblica).

I motivi per approvare la legge sulla cittadinanza

Ma quali sono i motivi per i quali molti stanno "combattendo" affinché venga approvata questa legge? L'approvazione della legge porterebbe effetti immediati, andando ad abbracciare circa 800mila potenziali beneficiari e circa 58mila beneficiari ogni anno. Inoltre, ciò comporterebbe che chiunque nasca o sia cresciuto in Italia venga riconosciuto come cittadino italiano, almeno stando a quanto era scritto nel testo iniziale della proposta di legge, poiché il Senato presentò in seguito un altro tipo di Ius soli, dove un bambino nato in Italia venga riconosciuto come italiano solo se almeno uno dei due genitori si trovi legalmente in Italia.

Sono questi i motivi per la quale le associazioni ed i politici si stanno battendo, con De Magistris che ha annunciato che la cittadinanza "è un diritto costituzionale".

La situazione attuale

La legge sulla cittadinanza, al momento, è ancora bloccata dal Senato da ormai due anni, da quando la Camera la approvò e la sensazione è che la situazione potrebbe andare ancora per le lunghe.