"Campagna di ascolto, non campagna elettorale" così Matteo Renzi, segretario del Dem, inaugura il viaggio che lo porterà a percorrere le principali città italiane.

Un viaggio, come hanno fatto già molti prima di lui, in cui non verranno fatti discorsi politici o l'apertura della campagna elettorale ma che servirà a prendere appunti, a capire da dove nasce il malcontento degli italiani ed a trovare insieme un punto da cui ricominciare.

Partito dalla stazione Tiburtina, il segretario Dem sarà in viaggio per due mesi sostando in molte piazze dove potrà dialogare con i residenti in un clima socievole e tranquillo.

A seguirlo nella tappa iniziale ci saranno i ministri Delrio e Martina, il presidente della Regione Lazio Zingaretti, il capogruppo Rosato, il tesoriere Bonifazi ed il portavoce del partito Richetti. Nel primo giorno il treno sosterà nel Lazio, nelle Marche ed in Umbria.

L'idea nasce dal presupposto che incontrando la popolazione faccia a faccia si possa imparare molto di più che stando all'interno del Parlamento. "Iniziamo un viaggio dentro il cuore dell'Italia. Io non faccio discorsi è un viaggio per prendere appunti: si impara più due ore a Fara Sabina o Civita Castellana che a stare chiusi nelle stanze tradizionali. E' un viaggio di ascolto, ma anche di impegno, perché in queste zone abbiamo fatto già qualcosa.

E' semplice, tranquillo, anche molto umile: andare ad ascoltare. Si parla spesso di voto utile, io credo molto nel voto umile" così Renzi descrive il progetto che lo terrà occupato per i prossimi due mesi.

La partenza dei treni politici

Il frecciabianca sul binario due della stazione Tiburtina di Roma, dipinto con i panorami italiani e, sullo sfondo, la scritta "Destinazione Italia" e il logo del Pd, non è il primo treno politico ad essere partito per far conoscere ai cittadini il programma elettorale.

Facendo un salto indietro nel tempo ritroviamo molti volti noti che hanno preceduto l'idea di Renzi e si sono incamminati verso il popolo.

Già nel 1970 Salvador Allende promosse la sua campagna elettorale attraversando in treno il territorio cileno. Era il "Treno della Vittoria" che, come testimoniano le immagini del periodo, andava incontro ad un popolo orgoglioso e pieno di speranza, a delle persone che salutavano felicemente quel convoglio con a capo il loro futuro presidente.

Domenica 22 maggio 1954 dal Trentino partì il treno trasportante il feretro di Alcide De Gasperi che raccolse una folla enorme in ogni stazione, carica di gente commossa in attesa di dare l'estremo saluto al leader democristiano.

Anche Robert Kennedy, che scelse proprio questo mezzo per la campagna elettorale, venne accompagnato nel suo ultimo viaggio, dopo l'assassinio, su un triste vagone. Era un sabato di giugno del 1968 quando un fiume in piena di lacrime accompagnò il "funeral train" per 328 chilometri da New York a Washington.

Più recentemente, nel 2001, anche Francesco Rutelli, leader dell' Ulivo promosse la sua campagna elettorale a bordo di un treno, ricalcando il grande successo di Prodi nel 1996 che però scelse di viaggiare in pullman.