A distanza di poche ore dalla vittoria del Centrodestra in Sicilia è arrivata la prima doccia gelata per il neo governatore Nello Musumeci. È stato arrestato infatti, con l’accusa di aver evaso il fisco, il fresco deputato Cateno De Luca eletto tra le fila dell’Udc. Un personaggio del resto già noto alle cronache tanto da essere inserito nel cosiddetto listone degli impresentabili realizzato dal Movimento5Stelle. Il caso non poteva che creare malumori e imbarazzi a Palazzo d’Orleans con Musumeci che ha immediatamente preso le distanze da De Luca.
“Qualcuno non ha seguito i miei inviti alla prudenza in fase di compilazione liste - ha spiegato il governatore - ma da ora in avanti tutte le scelte dipenderanno da me”. Certo della buona fede del suo candidato, l’Udc si è affidato invece all’operato degli inquirenti e della magistratura. A insorgere sono state le opposizioni capeggiate dai Cinquestelle e dal candidato della coalizione di Sinistra, Claudio Fava. A gridare al complotto è stato il diretto interessato mister preferenze De Luca (5418, 4071 provenienti da Messina, città in cui aveva annunciato di candidarsi alla carica di sindaco). Direttamente dai domiciliari ha scritto un messaggio e realizzato un video per i suoi sostenitori, che gli hanno espresso in coro totale solidarietà.
“Questo procedimento finirà come gli altri quattordici - ha assicurato - archiviati o con sentenza di assoluzione”. Una serenità che culmina in una battuta finale corredato da foto: “Vi saluto offrendovi virtualmente il caffè del galeotto”.