Cercasi candidato disperatamente. Potrebbe essere questo l’annuncio potenziale del Centrodestra che nel Lazio, a pochi mesi dal fatidico election day, non ha ancora trovato la quadra intorno al nome del candidato futuro governatore. Certo a complicare il tutto ci si è messa l’ostinazione di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, che si è buttato nella mischia facendo orecchie da mercante rispetto agli ordini di scuderia. La sua appartenenza in Fratelli d’Italia non è bastata a convincere Silvio Berlusconi a regalargli un sostegno condiviso. L’ex Cavaliere lo ha per certi versi scomunicato e, salvo sorprese clamorose e forse disperate dell’ultima ora, difficilmente tornerà sui suoi passi.

Piuttosto è disposto a riconsegnare la Regione al Partito Democratico che, con Nicola Zingaretti, punta al suo secondo mandato consecutivo (Roberta Lombardi del Movimento5Stelle permettendo ndr). A portare nuova linfa all’uomo forte del Centrosinistra negli ultimi giorni sono stati anche i radicali e la lista europeista capitanata da Emma Bonino. Niente da fare invece per l’intesa con Civica Popolare: il nuovo partito fondato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, correrà da solo. Una defezione che non preoccupa poi così tanto il PD e Matteo Renzi.