L'estrema destra italiana ed europea ha nel Dna una forte matrice xenofoba ed islamofoba in particolare. Eppure, tra tutti i leader islamici, uno in particolare ha fatto breccia nella cosiddetta 'galassia nera'. Non bisogna nemmeno tirare ad indovinare, si tratta naturalmente di Bashar al-Assad. Ad unire queste forze politiche ed avvicinarle al presidente siriano è l'adesione al Fronte Europeo di solidarietà per la Siria. La questione è stata recentememnte ripresa da Al Jazeera che ha pubblicato un articolo sulla versione online della nota emittente satellitare qatariota.

Solidarietà, ma anche una palese contraddizione

Al citato 'Fronte' hanno aderito anche formazioni dell'estrema destra italiana, come Forza Nuova e casapound. La vicinanza politica con Assad viene spiegata dal leader di quest'ultima, Simone Di Stefano. "Con Assad, i cristiani in Siria sono liberi di festeggiare il Natale e le donne non sono obbligate ad indossare il velo. L'ideologia dello Stato siriano ci piace, Assad rappresenta libertà ed apertura rispetto al fondamentalismo ed al moderno socialismo arabo". Secondo Al Jazeera, l'estrema destra italiana ed europea gradisce inoltre l'antisionismo del presidente siriano e la sua posizione antiglobalista. Ma per i cronisti qatarioti i conti non tornano su una questione, effettivamente poco logica.

Se CasaPound o le altre destre sono solidali con Assad, da cosa nasce l'ostilità nei confronti dei rifugiati siriani scampati dalla guerra? Secondo Di Stefano, in effetti, i profughi siriani sono dalla parte di Assad e sono fuggiti dalla minaccia dell'Isis. Ma la destra moderna è piena di contraddizioni e, a tal proposito, basterebbe citare il leader storico alla quale si ispira in Italia.

Benito Mussolini, nonostante qualche fake news di troppo a riguardo, non era affatto islamofobo e, al contrario, durante una parata in Libia nel 1937 si era proclamato addirittura 'protettore dell'Islam', sottolineando che l'Italia fascista avrebbe governato 'nel pieno rispetto delle leggi del profeta'. Ma quanto a strategia politica siamo certi che ne sapesse due o tre in più rispetto ai suoi confusi 'nipotini'.