E' stata presentata ieri a Roma, la campagna “Mai più fascismi”, nei locali del Museo storico della Liberazione siti in via Tasso 145, con un intento chiaro e preciso: promuovere la raccolta firme dell'appello già siglato da ben 23 tra associazioni, sindacati, partiti, movimenti democratici e non ultime le Acli, al fine di fornire delle contro risposte a quelle che vengono definite “idee disumane” che dilagano in maniera virale nella società, sia virtuale che reale, attraverso le varie forme di espressioni e di manifestazioni da parte di organizzazioni, sempre più diffuse, di stampo neofascista o neonazista.

Il testo

Il testo dell'appello apre infatti con il mettere in guardia verso l'imminente pericolo a minaccia della democrazia, che si muove con la propaganda di messaggi basati su contenuti a fondamento di pericoli come l'odio, la discriminazione, la violenza, il razzismo e la xenofobia. Un allarme lanciato non solo sul nazionale, ma anche in relazione alla situazione mondiale, in particolare nord-europea, con riferimenti specifici agli ultimi accadimenti avvenuti a Varsavia.

Le iniziative

Un tentativo reale e concreto di fornire uno strumento di riscatto sociale che conduca ad una visione differente della realtà sociale, incentrata sul “valore della persona”, dei valori della democrazia, dei principi della solidarietà e del rispetto della vita stessa, nella speranza di assistere ad una nuova “stagione di giustizia sociale”, allontanando lo spettro della miseria e del degrado, considerati “brodo di cultura” che non fanno altro che alimentare i movimenti e le ideologie neofasciste.

Tra le armi di pronto utilizzo, l'attuazione della Costituzione, la conoscenza, la memoria e la formazione.

L'appello

Un appello rivolto a tutti i livelli istituzionali perché venga resa attuativa la XII Disposizione della Costituzione, che considera vietata la “riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, con l'applicazione integrale della legge Scelba e Mancino, contraria a qualunque forma di razzismo e di fascismo.

Una esortazione volta ad impedire la presentazione di tali liste nelle competizioni elettorali proibendone, sia nelle Regioni che nei Comuni, le iniziative relative.

All'iniziativa erano presenti il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, il presidente nazionale dell'Arci, Francesca Chiavacci, il presidente nazionale dell'Acli, Roberto Rossini, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ed il presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo.