Le dichiarazioni dei politici rubate nei fuorionda hanno fatto la storia della politica italiana degli ultimi trent'anni. Il primo, all'epoca apparve come clamoroso, fu quello trasmesso da Striscia la Notizia nel 1994, con protagonista Rocco Buttiglione. Parlando durante un break pubblicitario anticipò nei minimi dettagli al suo interlocutore il voto di sfiducia al primo Governo Berlusconi ed il conseguente ribaltone che portò Lamberto Dini a Palazzo Chigi.
La settimana scorsa, a poche ore dal voto, è diventato virale nel web quel dialogo rubato a Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Raffaele Fitto durante il quale i tre si scambiavano le informazioni inerenti agli ultimi sondaggi segreti che praticamente anticipavano il successo travolgente del movimento cinquestelle in tutti i collegi del sud Italia e la vittoria di Salvini tra i partiti della coalizione del centrodestra.
E' notizia di oggi di un fuorionda avvenuto ieri sera con protagonista Alessandro Di Battista durante una pausa della trasmissione Piazza Pulita nella quale era invitato come ospite. L'argomento è inerente alla strategia dei vertici del Movimento Cinquestelle volta a conseguire quei voti che al momento mancano loro per formare un Governo.
Sappiamo che le elezioni dello scorso 4 marzo hanno portato la lista capeggiata da Luigi Di Maio al risultato record del 32% dei voti, corrispondenti a 229 seggi alla Camera dei Deputati e 112 al Senato della Repubblica. Numeri elevati ma insufficienti per poter ricevere dal Presidente Mattarella l'incarico a formare un governo stabile.
La confessione fuorionda di Alessandro Di Battista
Ragionando su ipotetici scenari per arrivare a stringere un'alleanza, il quotidiano Libero riporta un virgolettato attribuito al leader dei pentastellati secondo il quale avrebbe sostenuto possibile un accordo con il Partito Democratico una volta che Matteo Renzi avrà effettivamente dato le dimissioni da segretario.
Sempre secondo questa indiscrezione l'uscita di scena dell'ex Presidente del Consiglio sarebbe sufficiente per far tornare i 'pacifici' i rapporti tra i due partiti. In sostanza parrebbe, da questa dichiarazione di Alessandro Di Battista, che i Cinquestelle siano in una situazione di attesa, con la speranza che Renzi perda il controllo del suo partito.
Come vi abbiamo detto si tratterebbe di un fuorionda riportato solo dal quotidiano milanese che rilancia un account Twitter solitamente ben informato. Per verificarne l'attendibilità come è avvenuto nel passato con quelli rubati ad altri leader e poi verificatisi, non ci resterà che pazientare pochi giorni.