Le elezioni arrivarono e spazzarono via le vecchie certezze di una stanca ed anziana Politica generando tra il popolo un grande caos figlio di una legge elettorale assurda partorita da menti se non diaboliche per lo meno poco sviluppate.L'instabilità regna sovrana e purtroppo l'unico rimedio dovrebbe essere un pastrocchio di ideologie e politici che fino al giorno precedente alla tornata elettorale si insultavano in piazza ed in TV.
Gli elettori cinque stelle, avversi alle alleanze e chiedono a Di Maio un governo tutto loro
I cittadini pentastellati sono contrari a qualunque “melange” tra il Movimento e gli altri partiti seguendo logicamente i dettami imposti da Casaleggio & Grillo e più volte esternati dal potenziale Presidente del Consiglio, Luigi Di Maio.
In effetti, la volontà è quella di governare durante la legislatura da soli, chiedendo di volta in volta per ogni riforma da attuare una difficile quasi improbabile fiducia ad un numero enorme di oppositori.
Su Facebook, all'interno dei gruppi gestiti dagli attivisti, alla domanda: “ Accetterete alleanze pur di guidare il Paese?” la maggior parte degli utenti ha ribadito: “ Nessuna alleanza con chi ha ridotto così l' Italia, soltanto una collaborazione ad un governo diretto da Di Maio e dai suoi Ministri”.
Continuando a spulciare nella rete vien fuori un netto rifiuto dei Grillini nei confronti della Lega, ritenuta da alcuni un “partito fascista 2.0 “ lontanissimo dal loro programma politico e fedele al nemico numero uno, l'ex Cavaliere Silvio Berlusconi.
Ed i militanti della Lega vogliono l'intesa con Grillo?
Coloro che hanno votato Salvini e la Lega si dicono estremamente contrari ad una alleanza tra il loro partito e M5S, in quanto il movimento è “ instabile e poco credibile” , con idee economiche (il reddito di cittadinanza indigesto ai votanti settentrionali ed invece amato dai meridionalisti ndr) e di gestione dell' immigrazione ritenute di stampo puramente comunista.
Secondo un follower del Carroccio, un'intesa tra i due maggiori leader è paragonabile ad " un patto mortale" con durata limitata.
Leghisti e simpatizzanti dunque, accetterebbero di buon occhio solo un governo orientato a destra, con Matteo Salvini leader incontrastato e gli esponenti di Forza Italia utili a mediare con i burocrati europei attraverso il “braccio armato” Tajani.
Senza accordi si andrà di nuovo al voto
Le rivalità e le discordanze fra le differenti fazioni sono troppe ed allora sicuramente, il Presidente della Repubblica darà mandato ad ogni gruppo parlamentare nei prossimi giorni di trovare i numeri per poter governare. Trovandosi di fronte ad oggettive difficoltà, Mattarella ricorrerà ad un governo di scopo, improntato alla stesura di una riforma elettorale seria da utilizzare nelle prossime elezioni politiche in autunno.