Una che diceva 'le cose di sinistra', tanto per citare una celebre pellicola di Nanni Moretti. Siamo certi che Graziella Mascia avrebbe voluto essere ricordata così, come una compagna 'dura e pura', comunista vecchio stampo che ha vissuto l'epopea più intensa del PC negli anni '70, ma anche il nuovo corso targato Partito della Rfondazione Comunista. Si è spenta nella notte tra il 10 e l'11 marzo all'età di 65 anni, vittima di un male incurabile.

Dalle strade del G8 alla vicepresidenza della Camera

Graziella Mascia si era iscritta la prima volta al Partito Comunista nel 1972 ed aveva dunque vissuto il periodo di maggiore successo elettorale della forza politica guidata da Enrico Berlinguer negli anni '70 ed i primi anni '80.

Dal 1979 al 1983 aveva fatto parte anche del Comitato Centrale. Dopo lo scioglimento dello storico partito, aveva aderito a Rifondazione Comunista rivestendo anche incarichi da dirigente nazionale. Era stata eletta alla Camera alle Elezioni Politiche del 2001 e lo stesso anno, dopo i fatti del G8 di Genova, aveva fatto parte del Comitato parlamentare d'indagine inerente proprio ai cruenti giorni dei summit. Nel 2006 era stata eletta nuovamente alla Camera e nominata successivamente vicepresidente della stessa. A ricordarla con affetto il segretario di Sinistra Italiana-Leu, Nicola Fratoianni, la vice presidente del PD, Barbara Pollastrini, ma anche un avversario politico dei suoi anni in parlamento come l'ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini.