A poche ore dai raid americani, francesi e britannici in Siria, Matteo Salvini è intervenuto su Twitter per condannare apertamente l'operazione militare, chiedendo che si fermino al più presto i "missili intelligenti" che, paradossalmente, rischierebbero di fare il gioco dei terroristi di Al Qaeda e del Daesh. Le dichiarazioni del leader della Lega, però, non avrebbero trovato il plauso di Silvio Berlusconi che, interrogato sulla vicenda, avrebbe di fatto "zittito" il suo alleato politico, affermando che in questa delicata fase che sta attraversando l'Italia e che si sta vivendo in politica estera, sarebbe preferibile "non pensare e non parlare".

Il presidente di Forza Italia è approdato in Molise in vista delle prossime elezioni regionali che si terranno domenica 22 aprile. Dopo aver appreso del bombardamento in Siria ordinato da Donald Trump con il sostegno di Francia e Regno Unito, l'ex Cavaliere ha espresso il suo pensiero sulla questione, allontanandosi di fatto dall'esplicita condanna espressa da Salvini, e ricordando come l'intera operazione bellica sia stata organizzata principalmente per annientare i siti nei quali verrebbero prodotte le armi chimiche del Paese guidato da Assad. Di conseguenza, i missili lanciati sul territorio siriano sarebbero da interpretare come una pronta risposta a chi ricorre a degli "strumenti non convenzionali", sottolineando al contempo come, in questa fase di precarietà politica, l'Italia debba evitare di prendere una posizione definitiva, lasciando piena libertà d'azione all'Onu.

Berlusconi all'attacco di M5S

Naturalmente Silvio Berlusconi non ha dimenticato di essere approdato in Molise per sostenere la candidatura alle prossime elezioni regionali di Donato Toma e, durante il suo intervento, ha parlato anche delle trattative in corso per la formazione di un nuovo governo, lanciandosi all'attacco del Movimento 5 Stelle.

Innanzitutto, il leader di Forza Italia ha affermato che l'Italia ha necessariamente bisogno di una maggioranza forte e stabile e, in quest'ottica, ha deciso di scendere nuovamente in campo perché attualmente è l'unico membro del centrodestra in grado di contrastare la pericolosa avanzata di forze politiche "antidemocratiche".

Inevitabilmente, il discorso è caduto sul Movimento 5 Stelle che, durante le elezioni politiche del 4 marzo, proprio in Molise ha stravinto, raggiungendo quasi il 50% dei consensi. Berlusconi ha motivato questo risultato come un voto di protesta da parte dei cittadini vessati dalle difficoltà economiche, a causa del precedente governo del centrosinistra che, a suo parere, non è stato in grado di rilanciare economia e occupazione. Dunque, se non dovesse esserci esserci una maggioranza "azzurra", l'alternativa sarebbero proprio i pentastellati, e quest'ipotesi rappresenta, secondo l'imprenditore milanese: "un gravissimo pericolo per il Paese".

Berlusconi, infatti, ha definito M5S come un partito "populista e giustizialista", formato da persone che "non hanno nulla" e che non sono mai riuscite ad affermarsi nel mondo del lavoro.

E così, dopo aver contrastato per anni la sinistra, ora ha deciso di impegnarsi nuovamente in prima persona, per far sì che i grillini non approdino al governo. Infine, prima di lasciare il Molise, a chi gli ha chiesto cosa ne pensasse delle ultime esternazioni di Salvini, il quale ha lanciato un appello a Forza Italia e Movimento 5 Stelle affinché evitino di porsi veti a vicenda e collaborino maggiormente, l'ex premier ha risposto con un secco e quantomai eloquente "parliamo di cose serie".