LIVE trattative governo: Salvini apre alla Casellati

19:15 - La decisione del Capo dello Stato sul nome al quale affidare l'incarico non è ancora stata comunicata e i partiti in queste ore sono in attesa di conoscere le mosse di Sergio Mattarella. Nel frattempo però, è arrivata un'importante apertura da parte di Matteo Salvini nei confronti di Elisabetta Alberti Casellati. Intervistato dai cronisti che lo attendevano fuori da Palazzo Madama, il leader del Carroccio ha risposto così a chi gli chiedeva un giudizio sull'eventuale incarico dato al Presidente del Senato: "La Casellati può fare un buon lavoro".

18:22 - Il PD prova ad abbandonare l'Aventino e a dialogare con le forze politiche. L'apertura arriva dal Segretario reggente Maurizio Martina che in un post pubblicato su Fb, ha scritto: "Confrontiamoci con i cittadini a partire dai loro bisogni e dalle loro aspettative, ripartiamo dalle nostre proposte concrete. Lasciamo ad altri tatticismi, scontri personali e di potere. Noi pensiamo all'Italia".

- La risposta del Movimento 5 Stelle è arrivata attraverso una nota congiunta dei Capigruppo Grillo e Toninelli: "La proposta avanzata da Maurizio Martina rappresenta un'iniziativa utile ai fini del lavoro che sta svolgendo il comitato scientifico per l'analisi dei programmi presieduto dal Professor Giacinto Della Cananea.

Abbiamo sempre detto che ciò che vogliamo fare è partire dai temi che interessano ai cittadini".

15:40 - Gentiloni: "In questi giorni la Siria ha riproposto a tutti noi, come cittadini e parlamentari, un dilemma angoscioso, ossia se può la Comunità internazionale adattarsi all'idea di convivere di nuovo con le armi chimiche.

Credo che la risposta di tutti noi a questo dilemma sia molto semplice: non possiamo accettare che si torni un secolo dopo la fine della Grande Guerra all'uso e alla legittimazione dell'uso delle armi chimiche. Non possiamo accettarlo. Da 7 anni il conflitto che insanguina la Siria si è rivelato uno dei peggiori del dopo-guerra e sappiamo che nel corso di questo prolungato conflitto il regime di Bassel Al-Assed ha fatto ripetuto uso di armi chimiche.

L'informativa riguarda in particolare quello che è accaduto in questi ultimi 10 giorni: la premessa è che nella notte del 7 aprile, la città di Duma, è stata oggetto di un attacco nel quale secondo ogni evidenza si è ripetuto l'uso di armi chimiche. Fonti diverse hanno confermato che l'attacco chimico ha provocato decine di morti e centinaia di feriti. Abbiamo visto immagini che non avremmo mai voluto vedere e non abbiamo alcun indizio per pensare che quelle immagini siano state falsate o manipolate. Come Presidente del Consiglio dunque ho definito come motivata la risposta del 14 aprile da parte degli Stati Uniti e dei Paesi militarmente più impegnati in Siria, vale a dire Francia e Regno Unito.

Una risposta, mirata e circoscritta. Non ci sono state vittime civili, né significativi danni collaterali. Si è trattato di una risposta circoscritta. L'azione inoltre è stata coordinata con gli altri attori presenti in quell'area. Un attacco al quale l'Italia non ha partecipato: abbiamo condizionato la nostra attività di supporto logistico al fatto che dal nostro territorio non partissero azioni diretta a colpire il territorio siriano e così è stato. Sul piano politico diplomatico abbiamo chiarito ai nostri alleati la nostra contrarietà ad ogni escalation e abbiamo ribadito la convinzione italiana sulla indisponibilità di giungere alla conclusione del conflitto solo sulla base dell'uso della forza.

Non si tratta di una posizione recente o improvvisata: lo andiamo ripetendo da anni ai nostri alleati. C'è la necessità di una soluzione negoziale e lo si deve fare con l'aiuto di tutti, anche della Russia. Sono profondamente convinto che la Russia non abbia nessun interesse a fare fino in fondo il gioco di Bassel Al-Assed. L'Italia non è un Paese neutrale, non è un Paese che sceglie di volta in volta con chi allearsi. L'Italia è un coerente alleato degli Stati Uniti. L'Italia è sempre stata da questa parte, è la nostra scelta di campo perché in gioco ci sono i valori di libertà, di democrazia e nessuna stagione sovranista può portare al tramonto dell'Occidente e dei suoi valori".

LIVE trattative governo: Gentiloni riferisce alla Camera sulla Siria

- Mentre si attendono le parole del Premier Gentiloni che parlerà alla Camera e al Senato per riferire sulla situazione in Siria, c'è grande attesa per la decisione del Capo dello stato che tra oggi e domani dovrebbe rendere nota la figura alla quale sarà dato il primo incarico di formare un nuovo governo. Al momento la favorita è il Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati.

- Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarà alle 15:30 alla Camera e alle 18:00 al Senato per riferire i recenti sviluppi della situazione in Siria.

- Ora dopo ora dunque, cresce la distanza che separa Matteo Salvini da Luigi Di Maio, con i due leader che continuano a lanciarsi frecciate a distanza.

Nel frattempo tra oggi e domani è attesa le decisione di Mattarella sul pre-incarico. Due sono le opzioni sul campo: incarico politico o incarico istituzionale.

LIVE trattative governo: Mattarella vuole uscire dallo stallo

- Attraverso i suoi canali social, Salvini lancia una frecciata a Di Maio: "C'è chi chiude il forno, c'è chi cura l'orto".

12:31 - Secondo quanto riportato da "La Repubblica", nel corso di un intervento a Telemolise, in vista delle elezioni regionali di domenica, Matteo Salvini ha aperto alla prossibilità di formare un governo nel quale il ruolo di Premier possa essere ricoperto da una figura terza: "Se ci fosse qualcuno in gamba che sottoscrive un programma che condivido, perché non dovrei accettarlo?

Io a differenza di Di Maio non sono qua a sostenere 'Governo io o non se ne fa niente'.

12:08 - Dopo le dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri, continua il grande gelo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Al momento dunque sia il Movimento 5 Stelle che la Lega restano sulle loro posizioni: se da un lato i grillini non hanno alcuna intenzione di aprire alla formazione di un governo che preveda la presenza di Silvio Berlusconi e di Forza italia, dall'altro, il leader del Carroccio non sembra voler rompere la coalizione di centrodestra, puntando ad un'alleanza di governo che preveda anche la presenza di FI. Le posizioni quindi sono distanti e al momento l'ipotesi di un governo M5S-Lega sembra molto complicata da realizzarsi.

LIVE trattative governo: Di Maio-Salvini, c'è grande gelo tra le parti

11:03 - Tra le possibili soluzioni adottate dal Presidente Mattarella per uscire dalla situazione di stallo che sta caratterizzando la Politica italiana, ci sarebbe anche una carta a sorpresa: vale a dire quella di affidare il pre-incarico per la formazione di un nuovo governo a Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati. In questo caso l'obiettivo del Capo dello stato sarebbe quello di favorire la formazione di un governo tra Movimento 5 Stelle, PD e Leu. Questa strada però, potrebbe generare dei problemi all'interno del Movimento, riaprendo l'antica rivalità fra Di Maio e Fico.

10:08 - Entro la giornata di domani Sergio Mattarella dovrebbe sciogliere le riserve e dare un pre-incarico o un mandato esplorativo: l'intento del Presidente dell Repubblica infatti sembra essere quello di prendere le redini della situazione, certificando l'incapacità da parte delle forze politiche di riuscire ad uscire dallo stallo.

In tal senso infatti, se i partiti politici - in seguito a nuovi tentativi di mediazione - non dovessero riuscire a trovare la strada per la formazione di un nuovo governo, il Capo dello Stato finirebbe per essere legittimato a giocarsi la carta del 'Governo del Presidente'.

9:40 - Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera, per Sergio Mattarella ci sarebbero troppi problemi - dalla crisi siriana al Def, fino ad arrivare al summit europeo di fine giugno - per lasciare l'Italia senza un governo nella pienezza dei suoi poteri.

8:16 - Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera, entro domani il Presidente Sergio Mattarella proverà a sbloccare lo stallo e, per come si sono messe le cose - a meno di clamorose sorprese dell'ultima ora - lo farà affidando un mandato esplorativo ad una delle due alte cariche dello Stato, cioè i Presidente del Senato o della Camera Elisibetta Alberti Casellati o Roberto Fico.

La scelta alla fine dovrebbe cadere sulla prima e, se le cose dovessero andare affettivamente così, sarà lei a farsi allestire in fretta uno studio a Palazzo Giustiniani, con l'obiettivo di preparare un calendario di incontro per avvicinare le posizione e sbrogliare i nodi di un accordo che fino alla settimana scorsa sembrava quasi fatto. L'altra opzione della quale dispone il Capo dello Stato è quella di conferire un preincarico a Matteo Salvini o a Luigi Di Maio: in questo caso il leader della Lega sarebbe il favorito in quanto indicato dall'intera coalizione di centrodestra.

LIVE trattative governo: scintille tra Di Maio e Salvini

- Secondo quanto riportato dall'edizione odierna di La Repubblica, la Lega sarebbe convinta che l'intenzione di Di Maio sia quella di chiudere il forno con la Lega, per riversare tutta la legna in quello con il Partito Democratico.

Matteo Salvini però, spera che Sergio Mattarella dia il primo incarico esplorativo al Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati: una soluzione condivisa da tutto il centrodestra unita, compreso Silvio Berlusconi. La speranza è che non si tratti di un incarico lampo: serve tempo, serve arrivare almeno alle regionali di domenica in Molise, ancor meglio se si riuscisse ad arrivare a quelle del Friuli Venezia Giulia del 29. Di certo l'intenzione di Salvini è quella di non rompere il centrodestra e ormai, nel leader del Carroccio, sembra farsi largo una 'svolta aventiniana', vale a dire quella di fare opposizione a qualsiasi governo nasca, sia nel caso in cui si vada verso un esecutivo M5S-PD, sia nel caso in cui Mattarella dovesse invitare tutti i partiti ad un'assunzione di responsabilità. Salvini starebbe pensando di dire no a qualsiasi governo di transizione o di larghe intese.

- Secondo quanto svelato dall'edizione odierna di Repubblica, dal giorno delle consultazioni, vale a dire dal giorno in cui la speranza di vedere il passo di lato di Silvio Berlusconi si è infranta, il capo politico dei 5 stelle ha interrotto i contatti con il segretario leghista. Se Salvini insisterà nel non voler rompere l'alleanza con Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio considererà chiusa la porta del dialogo tra M5S e Lega, qualsiasi cosa questo significhi, anche a costo di dover tornare al voto. Se dunque la strada con la Lega dovesse rivelarsi sbarrata, allora il leader grillino si rivolgerebbe con decisione al Partito Democratico, con l'obiettivo di dimostrare al Capo dello Stato di aver fatto tutto il possibile per cercare l'accordo politico che aveva promesso. Nella testa del leader dei 5S - si legge dalle colonne de La Repubblica - Mattarella potrebbe affidare il primo mandato esplorativo a Elisabetta Alberti Casellati, la quale non potrà fare altro che certificare la mancanza dei numeri necessari alla coalizione di centrodestra per governare. A quel punto il preincarico potrebbe spettare a Di Maio, con il leader del M5S che a quel punto - in caso di naufragio della trattativa con la Lega - potrebbe provare a cercare l'intesa a sinistra. Questa strada inoltre, disinnescherebbe un altro pericolo: vale a dire quello di un mandato esplorativo al Presidente della Camera Roberto Fico, con l'obiettivo di provare a trovare un'alleanza con PD e Leu (cui ha concesso un gruppo autonomo).

Le trattative per la formazioni di un nuovo governo proseguono, ma per ora la fase di stallo continua. Nonostante i richiami del Presidente Sergio Mattarella - successivi al secondo giro di consultazioni - i partiti politici continuano a restare sulle loro posizioni. Nella giornata di ieri si è registrata una brusca frenata nel dialogo tra la Lega ed il Movimento 5 Stelle, con Matteo Salvini che non sembra assolutamente intenzionato a rompere con Silvio Berlusconi per mettere in atto un'alleanza con i grillini. L'obiettivo del leader del Carroccio è quello di mantenere compatta la coalizione di centrodestra, provando a convincere Di Maio a fare un governo che preveda la presenza di Forza Italia e del Cavaliere. Da parte di Luigi Di Maio però, la chiusura è stata piuttosto netta, con il leader del Movimento 5 Stelle che, intervenendo ai microfoni di Otto e Mezzo, ha dichiarato: "Aspetto qualche altro giorno, poi uno di questi due forti (con riferimento a PD e Lega n.d.r.) si chiuderà. Per aspettare i comodi di Salvini, non dovremmo avere un governo fino al 15 maggio? Io non ci sto, non aspetto chi fa campagna elettorale sulla pelle degli italiani".

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