Sono trascorsi quasi tre mesi dalle Elezioni politiche ma in Italia non c'è traccia del governo. Dopo il veto del presidente della Repubblica all'esecutivo Movimento 5 Stelle-Lega, per la decisione di affidare l'incarico di Ministero dell'Economia a Paolo Savona, è maturato un nuovo clamoroso colpo di scena. L'incarico lampo affidato a Carlo Cottarelli potrebbe essere arrivato già all'epilogo. Poche ore fa il premier incaricato da Sergio Mattarella ha lasciato il Quirinale senza ufficializzare la lista dei ministri. Una decisione che ha spiazzato tutti ed ha fatto chiudere la borsa con un saldo negativo e fatto volare lo spread a 303.
Dopo il colloquio con il presidente della Repubblica l'economista si è allontanato senza lasciare spiegazione. Secondo quanto riferito da La 7, nel corso della 'maratona Mentana', Cottarelli si incontrerà nuovamente con Mattarella mercoledì mattina per rimettere il mandato.
Si torna al voto il 29 luglio?
Un'ipotesi rafforzata dalla volontà dei partiti di voler tornare al voto il ventinove luglio. Subito dopo il colloquio con il capo dello stato il Presidente del Consiglio incaricato è rientrato alla Camera per confrontarsi, probabilmente, con le forze politiche che hanno manifestato con vigore l'intenzione di tornare alle urne. Nelle more si è diffusa la voce, non confermata, di un incarico a Matteo Salvini per formare un governo del centro destra.
Nelle ore successive fonti del Quirinale hanno riferito all'agenzia Ansa che ha bisogno di più tempo per formalizzare la lista dei ministri. "Stiamo approfondendo alcune questioni, non ci vorrà molto tempo". Inoltre è stato precisato che Cottarelli, al momento, non ha rinunciato all'incarico.
L'appello di Giorgia Meloni a Mattarella
Secondo i ben informati il contrattempo sull'annuncio dei ministri sarebbe dovuto ad alcune caselle saltate all'ultimo istante (si parla di un supplemento di istruttoria). In ogni caso dal Colle filtra un moderato ottimismo in relazione alla risoluzione della crisi. In ogni caso il nuovo esecutivo non avrà il sostegno del Parlamento visto che i leader dei principali partiti hanno annunciato di non voler votare la fiducia al governo tecnico.
Nel frattempo Luigi Di Maio ha riferito che non può portare avanti l'impeachment nei confronti del Presidente della Repubblica perché la messa in stato d'accusa non è sostenuta dalla Lega. In serata l'ultimo colpo di scena con Giorgia Meloni che ha lanciato un appello a Sergio Mattarella. "L'Italia non può permettersi un governo che prenda venti voti in aula per farci ridere dietro dal mondo o di andare al voto il 29 luglio". Il leader di Fratelli d'Italia ha riferito di essere pronta ad appoggiare un governo gialloverde. "In questi giorni si era formata una maggioranza tra Lega e Movimento 5 Stelle, noi eravamo critici ma arrivati a questo punto siamo pronti a rafforzare quell'intesa con Fratelli d'Italia per tirare fuori l'Italia da questa situazione di caos".
Il mio appello a Mattarella: non lasciamo l’Italia nel caos! pic.twitter.com/FmzU0FIQIf
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 29 maggio 2018