Lega Nord e Matteo Salvini con il vento in poppa da una parte, crollo del M5S dall'altra. I Sondaggi politici della prima settimana di maggio sono piuttosto chiari, indipendentemente da qualsiasi decisione sarà presa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del terzo giro di consultazioni. Gli italiani, in queste settimane, stanno voltando le spalle al Movimento 5 Stelle. Evidentemente non hanno pagato i tatticismi di Luigi Di Maio, il quale ha prima aperto a Salvini, quindi al Partito democratico dichiarando chiuso il forno della Lega, per poi riaprirlo alla luce delle dichiarazioni esplosive di Matteo Renzi, ospite da Fabio Fazio.
I numeri, oggi, fotografano al meglio quanto sta accadendo a livello nazionale, dopo i successi del Centrodestra in Molise e alle elezioni in Friuli Venezia Giulia.
Lega e Salvini sempre più in alto nei sondaggi politici
L'ultima rilevazione dei Sondaggi Emg, la cui rilevazione è datata alla fine della prima settimana di maggio, pone la Lega di Matteo Salvini al 23,5 per cento. Lo scarto positivo rispetto all'ultimo sondaggio di fine aprile è pari all'1,5 per cento. Un risultato eccezionale, che conferma il trend delle settimane immediatamente successive al voto del 4 marzo scorso. Il Carroccio è la seconda forza politica del Paese e in caso di voto anticipato potrebbe, insieme alla coalizione del Centrodestra, raggiungere il 40 per cento necessario per avere una maggioranza parlamentare.
Dal 22 al 23,5 per cento, questo il passo in avanti fatto dalla Lega Nord negli ultimi sette giorni. Forza Italia è scesa, invece, dello 0,7 per cento, attestandosi all'11,8 per cento. Recupera qualcosa Fratelli d'Italia, di nuovo al 4,6 per cento (+0,2 rispetto a 7 giorni fa). La quarta gamba del Centrodestra, Noi con l'Italia, è ferma allo 0,9 per cento.
Se si fa la somma delle percentuali attuali dei maggiori tre partiti del Centrodestra, il risultato complessivo della coalizione arriva al 39,9 per cento.
Crollo M5S
In passato non era mai capitato che il M5S perdesse il 3 per cento in una sola settimana. Un crollo fragoroso per il Movimento di Beppe Grillo, che deve ora evitare un'ulteriore emorragia di voti nelle prossime settimane.
In sette giorni, i grillini si ritrovano dal 34,5 al 31,5 per cento, permettendo alla Lega di recuperare un valore pari al 4,5 per cento, se alla perdita di voti dei pentastellati aggiungiamo la crescita del partito di Salvini. Le due forze politiche sono separate adesso da 8 punti percentuali. Un distacco ancora importante, ma dimezzato rispetto alle ultime elezioni politiche. Un dato che in pochi ancora sottolineano.