L'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, quest'anno non sarà presente alla festa dell'Unità di Firenze, dove sono stati invitati invece altri dirigenti di primo piano del Partito Democratico.

Un amore sfiorito precocemente

Che non sia un bel periodo per l'ex ministro Boschi, lo si era capito da tempo, ma ora, con lo sgarbo dell'esclusione dal palco degli ospiti della festa piddina, se ne ha ulteriore conferma. A tal proposito giova ricordare che solo un anno fa, partecipò alla kermesse fiorentina con il dibattito sulla violenza di genere, mentre quest'anno, ci saranno Renzi, Martina, Minniti, Lotti e il governatore toscano Enrico Rossi (che da un anno e mezzo è uscito dal Pd per fondare MDP), ma non lei.

Di recente la Boschi aveva restituito la tessera del circolo Pd di Vie Nuove a Firenze con la motivazione ufficiale di voler restare vicino al territorio che l'ha eletta, ovvero Bolzano, al cui circolo risulta ora iscritta.

I motivi dell'esclusione

Ufficialmente le motivazioni del mancato invito sono fatte risalire proprio alla candidatura (con successiva elezione) di Maria Elena Boschi nel collegio di Bolzano, così come spiega la vice-segretaria Pd di Firenze Lorenza Giani, secondo la quale gli inviti sono stati diramati solo agli eletti nel collegio fiorentino.

L'ex ministro per ora tace e fa buon viso a cattivo gioco, ma fa comunque sensazione il mancato invito ad una Politica di primo piano da sempre rappresentante degli interessi dell'area fiorentina.

Inoltre il fatto di non essere stata invitata, secondo qualcuno, rappresenta una parabola discendente per la valdarnese all'interno del Pd che tocca oggi il suo punto più basso.

Una 'stella cadente'

Balzata improvvisamente agli onori delle cronache politiche con il governo Renzi nel 2014, la Boschi diventa subito ministro per le Riforme Istituzionali e per un paio di anni appare come una figura insostituibile del governo.

Ma con lo scandalo di Banca Etruria, finirà nel tritacarne della commissione d'inchiesta sulle banche voluta dallo stesso Renzi: una vicenda che diverrà una specie di "processo" al partito del premier e al suo ministro. In particolare, Maria Elena Boschi, figlia dell'ex vicepresidente di Banca Etruria, viene messa in grave imbarazzo dall'audizione di Federico Ghizzoni, ex amministratore di Unicredit, il quale racconta del suo incontro con l'allora ministro, in cui ella gli avrebbe chiesto di intervenire nella banca amministrata dal padre, per salvarla dal default allora incombente. Un pasticcio che potrebbe aver influito nel prosieguo della carriera politica della 36enne valdarnese.