Secondo il Dalai Lama l’Europa apparterrebbe agli europei e i migranti che vi si trovano, dopo essere stati soccorsi ed educati, dovrebbero tornare nei loro Paesi di origine per contribuire a farli sviluppare. È questo il succo del discorso pronunciato dal tibetano Tenzin Gyasto, XIV Dalai Lama, durante una conferenza tenutasi la settimana scorsa nella città svedese di Malmoe. La notizia, però, è divenuta di dominio pubblico italiano solo nelle ultime ore, dopo che, negli scorsi giorni, alcune testate straniere tra cui il Business Times e The Indipendent avevano rilanciato le parole del Lama.
Una posizione anti migranti molto simile a quella espressa dal ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, piuttosto che vicina alle istanze di accoglienza e fraternità di cui il buddhismo dovrebbe essere portatore. Per questo il Dalai Lama è stato accusato sui social di essere un bigotto e un ipocrita, ma, al contrario, è stato citato come esempio dal leader leghista sulla sua pagina Facebook.
Il discorso del Dalai Lama in Svezia
Come già accennato, il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyasto, mercoledì scorso si trovava a Malmoe, in Svezia, per partecipare alla conferenza dal titolo ‘The Art of Happiness and Peace’ (L’Arte della Felicità e della Pace). Ed è proprio dal palcoscenico svedese, Paese che nelle recenti elezioni politiche ha visto avanzare il movimento di estrema destra dei Democratici svedesi, che il Lama ha deciso di spezzare una lancia in favore degli ‘indigeni’ europei.
Come è noto, infatti, La Svezia è uno dei Paesi dell’Ue con la maggiore percentuale di immigrati tra i suoi residenti. “L’Europa appartiene agli europei - avrebbe sentenziato l’anziano leader spirituale - ricevili, aiutali, evitali, ma alla fine dovrebbero sviluppare il loro Paese”.
L’ironia di Matteo Salvini
Parole che hanno fatto sicuramente piacere al leader della Lega, Matteo Salvini, il quale ha condiviso un articolo riguardante la vicenda, chiedendo retoricamente ed ironicamente ai suoi numerosi fan se secondo lo ora “accuseranno di razzismo anche il Dalai Lama”.
Comunque sia, anche se al momento non sono arrivate né conferme né smentite ufficiali dall’entourage del Lama, lo stesso Gyasto già nel 2016 (intervista concessa al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemaine Zeitung) aveva espresso la sua convinzione che l’Europa dovesse accogliere soltanto temporaneamente gli immigrati.