Alla Festa dell'Unità di Ravenna il presidente della Camera ha voluto passarci, una folla di militanti Pd e deputati dem lo hanno accolto come una star. Sembra quasi che la sinistra veda in Roberto Fico un degno successore di Renzi, Zingaretti, se non della Boldrini. L'esponente dei 5 Stelle ieri ha fatto una visita tra gli stand, preso un caffè, firmato il libro degli ospiti al bar al centro della kermesse e anche abbracciato alcuni volontari PD ricevendo così una calorosa accoglienza.
Fico accolto da applausi alla Festa dell'Unità
Durante la passeggiata alla Festa, il presidente Fico si è voluto fermare al gazebo dei deputati PD che, in quel momento, aveva come tema centrale i migranti.
Fico si è detto contento se i militanti del PD sono felici di averlo come presidente della Camera. "Sono il presidente loro e di tutti gli italiani", ha dichiarato durante un dibattito politico con il capogruppo PD alla Camera Delrio. 'I profughi dovevano scendere dalla Diciotti già dal primo giorno - dice Fico - ed io sono intervenuto affinché accadesse', con queste parole il grillino ha voluto rimarcare ancora una volta la distanza Politica che lo separa da Salvini. Questa dichiarazione, infatti, gli ha procurato molti applausi. Ciò che differenzia Fico da Di Maio sembra essere la sua fiera appartenenza allo spirito originario del Movimento 5 Stelle, facendo sapere che nel contratto di governo ci si può muovere, ma senza andare troppo in là.
"Sull'immigrazione avevamo votato una mozione in Parlamento dove ci sono tre punti - sostiene Fico - e quei tre punti si seguiranno", ma anche sul tema rimborsi elettorali non fa sconti a nessuno, tanto meno alla Lega. "La Lega dovrà rispettare la sentenza", come fanno tutti i cittadini italiani nonché tutti i partiti a detta di Fico.
La nuova politica
Il successo di Fico alla Festa dell'Unità, se da una parte è visto con ammirazione dalla sinistra, dall'altra è un campanello d'allarme per i politici dem. Proprio ora che la sinistra italiana sta cercando di ricostruirsi e ricompattarsi, un soggetto esterno e "concorrente", come Fico, sta mietendo consensi nel loro bacino elettorale.
Senz'altro è un segno dei tempi che cambiano, dove la vecchia politica viene rimpiazzata da quella nuova specialmente per la maggiore vicinanza al popolo. L'istituto Demoskopika ha rivelato che, negli ultimi anni, tutte le organizzazioni sindacali hanno perso molti iscritti. La Cgil addirittura, dal 2016 ad oggi, ha visto un calo di ben 285 mila tesserati.