"Europa: miraggio o realtà" è il titolo di un evento a margine del quale Emma Bonino ha avuto modo di rilasciare alcune dichiarazioni al Fatto Quotidiano. L'occasione è stata proficua per permettere alla senatrice di tornare a ribadire il suo punto di vista critico sulle politiche che il Governo Conte intende mettere in atto. L'ennesima occasione per proferire parole che non celano in alcun modo il dissenso verso un esecutivo che, a quanto pare, ha un pensiero che risiede anni luce lontano da quella che è la filosofia politica della storica militante dei Radicali.

Per la Bonino si sta vivendo un periodo di svolta negativa

Secondo la Bonino, quello che si sta vivendo è un momento molto pericoloso per la "democrazia liberale" che l'Italia ha conosciuto. "E' tempo che ci svegliamo", ha sottolineato la senatrice, evidenziando come sia arrivato il momento di agire contro un'atmosfera "nazionalista e razzista". E' un vero e proprio allarme quello che viene lanciato dalla storica politica radicale che, già nel recente passato, non aveva mancato di criticare duramente la politica di Matteo Salvini, al quale aveva mosso l'accusa di essere troppo presente nei salotti televisivi, al punto da non avere il tempo di presentarsi al Viminale, e di preoccuparsi troppo di situazioni di competenza di altri Ministeri.

Quello che si utilizza attualmente, secondo la Bonino, è un linguaggio "trucido ed inutilmente volgare". La partecipazione del'Italia all'Unione Europea è, nella sua opinione, l'unica possibilità vera per i giovani di questo Paese. Quasi pleonastico sottolineare come la sua opinione sia sensibilmente differente a quella di un esecutivo, che non teme la possibilità di andare "muro contro muro" con Bruxelles.

Emma Bonino commenta la manovra con una metafora

Rispetto all'idea paventata da Salvini di non fare alcun passo indietro rispetto alla manovra economica, la senatrice dichiara: "Questa è una manovra tutta a debito con spese correnti". La Bonino perciò, per spiegare in maniera elementare quello che sta accadendo, fa un esempio di economia domestica: "E' come se una famiglia già indebitata con cognati, fratelli, zii e non so che, tornasse alla carica per avere altri soldi per cambiare l'iPad al figlio.

Io penso che il cognato lo accompagnerebbe gentilmente alla porta. Quello che accadrà sarà frutto della decisione presa dal Governo e dai suoi elettori, non del destino. E io penso sia molto rischioso".