La senatrice Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato e fedelissima dell'ex premier Silvio Berlusconi, ha espresso tutto il suo rammarico per le misure economiche contenute nella prossima legge di bilancio.

Intervenendo al TG5, ha dichiarato: "Mi spiace ammetterlo, ma questa legge di bilancio non promette nulla di buono. Le misure assistenzialiste non creano né Lavoro né diminuzione dell'imposizione fiscale, ma solo più indebitamento. E' una manovra totalmente in deficit in netto contrasto con il lavoro e gli investimenti che andremo a contrastare duramente in Parlamento".

Bernini contro la manovra

La senatrice Bernini ha dunque assicurato battaglia su questa manovra che indebita ed impoverisce ulteriormente gli italiani: "Questa manovra è purtroppo non solo una promessa mancata ma un azzardo vero e proprio che rischiamo di pagare molto caro tutti noi italiani. E' una manovra che avrebbe dovuto ottenere due obiettivi purtroppo mancati: abbassare drasticamente le tasse e fare investimenti su opere pubbliche e private. C'è tanta spesa pubblica in disavanzo che metterà le mani nelle tasche degli italiani. C'è molta approssimazione e davvero pochissima attenzione per quel ceto di italiani che lavora, che produce e che manda avanti l'Italia. Si è visto purtroppo nei giorni scorsi come stanno reagendo infatti i mercati.

Il nostro obiettivo è quello di combattere in Parlamento le parti più spinose e più pericolose di questa manovra che fa molto poco lavoro e molto parassitismo".

Bernini: 'Bene il Decreto Sicurezza'

La capogruppo Bernini boccia senza appello la legge di bilancio, augurandosi che si possa intervenire in tempo prima che ottenga l'approvazione, ma non il Decreto Sicurezza, ammettendo: "Chiediamo al Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, di aiutarci su questi punti e di rispettare il nostro programma di centrodestra.

Sul Decreto Sicurezza ci impegneremo per la concretizzazione del programma di centrodestra nelle commissioni ma soprattutto nel Paese. Vogliamo assicurare a tutti i cittadini italiani maggiore sicurezza e maggiori tutele. Il nostro obiettivo precipuo è proprio questo, senza dimenticare la legittima difesa e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle forze armate", ha concluso la professoressa di Diritto pubblico comparato all'Università di Bologna.