Luigi Di Maio alza le barricate ed è pronto a difendere la manovra finanziaria del governo Conte contro tutto e tutti. Ad iniziare dalla Commissione UE che ha mosso parecchie perplessità sulla nota di aggiornamento al Def. Il vicepremier però non ha intenzione di trattare con Bruxelles ed utilizza invero poca diplomazia nel momento in cui passa all'assalto frontale. "Nessuno può dire ad un governo eletto cosa deve fare e lo dice una Commissione che non è stata eletta dal popolo europeo ed italiano. Credo che a qualcuno in Europa dia fastidio un'Italia che rialza la testa, ma le loro minacce non ci fermeranno".

Il leader del M5S lo ha detto a chiare lettere nel corso della conferenza di Montecitorio in cui ha fatto il punto della situazione.

'Spread? Siamo preoccupati, ma qualcuno vuole creare tensioni'

Relativamente allo Spread, Di Maio ammette di essere preoccupato. "Chiaro che desta preoccupazione, ma qui la questione è un'altra. Credo che a qualcuno non sia piaciuto il fatto che non si fosse ancora alzato a 350 e, pertanto, i commissari UE hanno rilasciato dichiarazioni al solo scopo di creare tensioni ed i mercati sono sensibili alle dichiarazioni dei commissari". Secondo il vicepremier, pertanto, i mercati reagiscono "più che alle azioni di governo, alle parole di questi signori".

'Restituiremo il deficit l'anno prossimo'

In merito allo sforamento del deficit (2,4 %), Luigi Di Maio si dichiara ottimista nella possibilità di riuscire a rientrare entro la fine del 2019. "Per una volta facciamo un pò di deficit, ma per evitare di massacrare i cittadini e le imprese di questo Paese e non per salvare le banche.

Ci stanno quelli che dicevano che non si poteva fare, oggi dicono che non si doveva fare. Ma il prossimo anno restituiremo tutto, grazie ai tagli ed alla crescita". A margine della conferenza, il ministro ha sottolineato il suo stupore sullo "scalpore destato da un deficit al 2,4 %, quando altri prima di noi hanno fatto tutto quello che volevano.

Questi ci criticano e non hanno neppure letto la manovra. C'è un evidente pregiudizio nei nostri confronti".

Le dichiarazioni dei Commissari Europei

Di Maio ha fatto ovviamente un chiaro riferimento a quanto affermato ieri in sede di Commissione UE i cui vertici sono stati piuttosto critici sulla manovra del governo Conte. "L'Italia ha deviato in maniera significativa dagli impegni presi - ha detto il commissario Pierre Moscovici - con il deficit del 2,4 % per tre anni". Dello stesso avviso il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. "Ovviamente attendiamo la bozza della legge di stabilità, certo che a prima vista i piani italiani non sembrano compatibili con le regole del Patto", ha dichiarato.

Ma sul 'caso Italia', il commento più duro è probabilmente quello del presidente Jean-Claude Juncker. "L'Italia vuole un trattamento particolare? Questo significa la fine dell'Euro e, al contrario, bisogna essere molto rigidi".