Le notizie sul degrado nel centro storico di Sassari non hanno lasciato indifferente Ignazio Manca, coordinatore per il nord-ovest Sardegna della Lega di Salvini. Una voce fuori dal coro, quella del civilista, che preme contro l'immigrazione senza regole in un contesto di grave crisi che colpisce soprattutto i sassaresi.

Le parole di Ignazio Manca

“Da alcuni giorni – scrive il civilista Ignazio Manca sul blog ufficiale della Lega Sardegna e nel proprio profilo Facebook -, l’attenzione dei media è concentrata sulle tensioni e sul grave disagio venutosi a creare nel centro storico di Sassari tra la comunità degli ancora pochi residenti e una parte dei migranti irregolari, restii al rispetto delle leggi del Paese ospitante”.

“La sinfonia del pensiero unico – prosegue Manca -, echeggia con la solita aria di presunzione di superiorità antropologica. Invero, il problema è di vecchia data, se già nel 2010 centinaia di residenti nel centro storico si avvicinarono ai banchetti della Lega per firmare una petizione di espulsione dei clandestini. Evidentemente, non è stata sufficiente la copertura politico-mediatica di quanti, amministrazione comunale in primis, dell’accoglienza ad ogni costo hanno fatto il loro credo, celando ogni possibile ostacolo al processo di ghettizzazione prescelto”.

Secondo il noto civilista, dietro ci sarebbe un disegno politico

“Nessun dubbio – scrive ancora Manca -, che tutto ciò faccia parte di un preciso disegno del potere finanziario mondiale, che attraverso il meticciato punta ad indebolire i popoli così da ottenerne la totale soggiogazione.

La tratta dei migranti, proprio per questo, rappresenta il nazismo del terzo millennio, atteso che persegue una vera e propria manipolazione etnica. Come asserito dal senatore Tony Iwoby, di origine nigeriana, eletto proprio nelle file della Lega, sulla loro pelle si lucra dal momento del reclutamento a quello dell’avvio ai campi di raccolta libici, fino allo sbarco in Italia.

Una vera e propria tratta, la storia si ripete: “dal cotone ai pomodori”. Questo ovviamente, per quei pochi a cui, seppur a basso costo, viene offerta una sorta di lavoro. Non di certo a Sassari che vive di terziario”.

Sassari e l'entroterra in grave crisi

“Non può tralasciarsi – prosegue il coordinatore nel blog leghista -, come la Città e l’entroterra siano ormai stremati dalla peggior crisi economica degli ultimi decenni, culminata con il triste primato continentale di tasso di disoccupazione giovanile, conquistato già dal 2010.

Arricchire tanta miseria con la presenza di un numero così alto di migranti economici, di certo, non aiuta ad uscire da un pericoloso tunnel”. E conclude: “Quale futuro per le giovani risorse dopo i centri d’accoglienza? Marciapiede, spaccio e accattonaggio. Conseguentemente, meno tavole rotonde e più espulsioni dei clandestini. Ancora una volta, la Lega Salvini nel denunciare il criminale business dell’accoglienza, non cesserà di impegnarsi a tutela dei cittadini autoctoni”.