Nei giorni scorso Il Fatto Quotidiano è stato condannato a pagare novantacinque mila euro dal Tribunale di Firenze al padre di Matteo Renzi, Tiziano. Il quotidiano è stato ritenuto colpevole di aver diffamato il padre dell'ex premier per due commenti del direttore Marco Travaglio e per uno solo dei titoli dei quattro articoli incriminati, nei quali non è stata rilevata alcuna infrazione pur trattandosi di pezzi d'inchiesta. La notizia era stata lanciata in maniera esponenziale dallo stesso ex segretario del Pd che aveva parlato di "enorme mole di fango buttata addosso alla sua famiglia, al padre e alla sua salute".
Renzi aveva addirittura parlato di "campagna d'odio senza precedenti".
La risposta di Travaglio arriva dopo quella de "Il Fatto Quotidiano"
Il Fatto Quotidiano, attraverso il proprio sito ufficiale, aveva giudicato un po' artificiosa quella che era stata la ricostruzione data in pasto all'opinione pubblica da Matteo Renzi. Il quotidiano, nella sua edizione on line, aveva sottolineato come, in realtà, ci fosse ben poco da esultare, considerato che i fatti riportati, legati alla figura imprenditoriale di Tiziano Renzi e dei suoi movimenti nel mondo degli outlet di lusso, erano veri, di interesse pubblico e tutt'altro che diffamatori. Ospite de La 7, il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha raccontato a "Dimartedì" quello che è il suo punto di vista, non lesinando attacchi piuttosto duri e generici alla figura del senatore del Partito Democratico.
Per Travaglio Renzi racconta balle
Ha preannunciato, ad esempio, che ricorrerà in appello perché è sicuro del fatto che il suo giornale abbia scritto la verità, nonostante i giudici civili, almeno in parte, gli abbiano dato torto. La dichiarazione che, però, rischia di avere la cassa di risonanza maggiore è quella che riguarda direttamente l'ex Presidente del Consiglio "Cercheremo di farci ridare i soldi.
Se le balle, poi, fossero reato, Renzi sarebbe all'ergastolo, quindi starei tranquillo al posto suo. Noi le balle non le abbiamo mai raccontate". Travaglio nel corso del suo intervento ha inoltre posto l'accento sulla questione manovra - Commissione Europea, sottolineando come oggi a Bruxelles ci siano "cadaveri ambulanti, trattandosi di funzionari dell'Unione Europea che rappresentano partiti che non ci sono più" e che presto potrebbero sparire dalla scena politica.