Con un'intervista a Libero, il fondatore della Lega ed ex leader del Carroccio, Umberto Bossi, ha espresso tutto il suo disappunto per le misure contenute nella prossima Legge di Bilancio che verrà formalizzata nei prossimi giorni. Intervistato dalla giornalista Elisa Calessi, ha dichiarato: "E' una manovra fin troppo assistenzialista. I sussidi noi li abbiamo già sperimentati in passato e non hanno mai prodotto nulla di buono. Quel che manca al Sud è il lavoro. Investire sul lavoro è l'unico modo per tornare a crescere. E perché succeda servono uomini grandi e capaci di organizzare.

Nel Meridione sono ovviamente favorevoli all'approvazione del cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, perché così potranno sommare questo reddito a ciò che già percepiscono lavorando in nero".

Bossi: 'I centri per l'impiego non servono a nulla'

Per quanto concerne il ruolo rivestito nel nostro Paese dai centri per l'impiego, anche in questo caso il giudizio del 'Senatùr' è netto e perentorio: "Non sono mai serviti a nulla e a nessuno. Sono le imprese che assumono e poi contattano i centri per l'impiego per comunicare i nomi delle persone assunte. C'è gente che ancora aspetta di ricevere una proposta di lavoro da questi centri dagli anni ottanta. Pensate un po' voi".

'Bene superamento della Fornero e avvio della Flat Tax'

E sul superamento della Legge Fornero sulle pensioni Umberto Bossi ha spiegato: "Sono perfettamente d'accordo. Questa è una cosa buona e più che condivisibile. Ma il problema, ripeto, rimane il lavoro. Se non si riesce a creare quello, non si può pensare di andare avanti".

Anche una battuta sulla Flat Tax, un altro di quei provvedimenti contenuti nel programma del centrodestra e che Bossi condivide in pieno: "Sono d'accordo. Basti pensare alle tasse che la Regione Lombardia versa ogni anno nelle casse dello Stato: più di 34 miliardi, quindi un quinto di quanto lo Stato incassa per l'Irpef. I lombardi, dunque, sono coloro che versano più tasse nelle casse dello Stato".

Sulla tenuta del Governo, invece, preferisce non fare previsioni: "Non saprei, questa domanda bisognerebbe rivolgerla a Salvini. A prescindere dalle elezioni europee del prossimo anno, ciò che più conta in questo momento non è questa o quella misura Politica, conterà come andrà l'economia. Tutto dipenderà da questo", ha concluso il senatore della Lega.