Il 25 novembre è la giornata scelta dall'Onu dedicata al contrasto della Violenza contro le donne. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato come il fenomeno sia ancora oggi ampiamente sottovalutato. Anche perché molte donne sarebbero restie a denunciare le violenze che subiscono quotidianamente. Solo per citare un esempio, proprio oggi a Cattolica un uomo di 31 anni ha staccato parte dell'orecchio destro alla propria fidanzata dopo aver trascorso una serata in un locale da ballo della località turistica. L'uomo è poi fuggito lasciando la giovane donna 35enne sanguinante, ma è stato fermato dai carabinieri a Gubbio.
Il monito del Presidente della Repubblica
Mattarella ha evidenziato come, purtroppo, la violenza sulle donne sia diffusa ad ogni latitudine. E non conoscerebbe neanche limiti di età. Infatti, colpisce donne adulte ma anche giovani e perfino bambine. Di conseguenza, il Capo dello Stato ha auspicato il superamento delle discriminazioni, dei pregiudizi e degli stereotipi di genere che rappresentano il terreno fertile perché la violenza sulle donne possa svilupparsi e manifestarsi in tutta la sua crudeltà. Tale da arrivare anche all'omicidio. Per Mattarella qualunque tipo di svalutazione della capacità femminile rappresenta una particolare forma di oppressione che deve essere combattuta, perché rende le donne meno libere e meno uguali ed, in definitiva, vittime.
L'annuncio del ministro Bonafede
Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che, nella giornata di oggi, ha annunciato l'introduzione del cosiddetto Codice rosso per le segnalazioni delle violenze sulle donne. Questa misura dovrebbe essere un primo passo concreto per garantire una sorta di corsia preferenziale a questo tipo di segnalazioni all'autorità giudiziaria.
La misura, secondo quanto affermato dal ministro, dovrebbe essere iscritta all'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio dei Ministri. Anche perché i dati sui cosiddetti femminicidi fotografano una realtà veramente preoccupante. Fino allo scorso mese di luglio si erano registrati circa 130 casi di femminicidio. Se questa tendenza fosse confermata, la media si attesterebbe, come ormai accade da diversi anni, sui 150 casi all'anno.
Questo vuol dire quasi un caso di violenza sulle donne che si conclude con un assassinio ogni due giorni. La cosa ancor più tragica è rappresentata dal fatto che la stragrande maggioranza di questi casi si verifica in un contesto familiare. Cioè nel luogo deputato alla sicurezza e all'affetto dell'individuo, in particolare se donna. Al ministro della Giustizia ha fatto eco direttamente il Premier Giuseppe Conte che ha confermato, in un post su Twitter, come al prossimo Consiglio dei ministri verrà approvata la misura del Codice rosso.